“Agenda Giovani”: 6 proposte in vista del confronto elettorale

Il documento programmatico lanciato da Azione cattolica, Acli, Gioventù federalista europea e Gioventù francescana d’Italia, per «progettare insieme il domani»

«Il futuro si inizia a costruire nel presente e noi giovani vogliamo impegnarci, essere ascoltati ed essere considerati interlocutori credibili perché ci sentiamo innanzitutto il presente e non soltanto il futuro del Paese». Inizia così “Agenda Giovani. 6 proposte verso le elezioni e oltre“, il documento programmatico dei giovani di Azione Cattolica, Giovani delle Acli, Gioventù Federalista Europea e Gioventù Francescana d’Italia in vista delle elezioni del 25 settembre, «particolarmente importanti per il contesto economico, sociale e geopolitico in cui si svolgeranno», osservano. Un testo già sottoscritto da Amicizia Ebraico-Cristiana giovani, Giovani Musulmani d’Italia APS, Gioc, Fuci, Europiamo, Movimento Europeo Giovani e Youthmed, che si rivolge a tutti i soggetti politici in campo. L’obiettivo: il coinvolgimento dei giovani e delle giovani nei processi e nelle scelte politiche che riguardano il presente e il futuro del Paese, spiegano le associazioni firmatarie, «per sognare e progettare insieme il domani. Un domani che passa attraverso il dialogo su alcuni temi importanti come la democrazia, l’istruzione, il lavoro, l’ambiente, la pace, tutti da leggere in ottica non solo italiana ma europea».

Proprio la partecipazione democratica è al centro della prima proposta contenuta nell’Agenda Giovani, nella consapevolezza che «è prioritario un nuovo equilibrio tra democrazia rappresentativa e partecipativa a tutti i livelli istituzionali, investendo adeguate risorse nella realizzazione degli strumenti di coinvolgimento e costruzione delle politiche». Punto 2: la scuola; quindi università e Istituti tecnico-scientifici (la proposta numero 3). A fare da filo conduttore, i temi della formazione continua dei docenti, dell’orientamento e del diritto allo studio. Si prosegue quindi con l’ambito del lavoro, a cui è dedicata la quarta proposta – con un’attenzione al tema del lavoro da remoto -, dell’ambiente (il punto 5) e della visione europea, che è il tema numero 6.

«Negli ultimi anni la politica ha sempre parlato di giovani, ma forse poco con i giovani e le giovani e quasi mai occupandosi davvero degli interessi delle future generazioni», affermano i responsabili delle realtà promotrici del documento, anticipando che le forze politiche che partecipano alla tornata elettorale saranno invitate a un confronto pubblico sull’Agenda Giovani, trasmesso in streaming: «Un’occasione per la politica di dare risposte adeguate alle sfide proposte dall’Agenda Giovani e per tutti di misurare la capacità delle forze politiche di intercettare le aspettative dei giovani dando risposte adeguate».

Le ripercussioni delle scelte e dell’orientamento internazionale che il prossimo governo assumerà «avranno un effetto duraturo su tutti gli italiani ma in particolare sulle giovani generazioni, messe già duramente alla prova dalle crisi pandemica, ambientale ed economica oltre che dall’aumentare delle tensioni e dei conflitti nel mondo. In questo contesto – concludono -, i firmatari dell’Agenda Giovani attraverso le 6 proposte intendono impegnarsi per un’Italia pienamente protagonista di un nuovo slancio nello scenario europeo e atlantico».

12 settembre 2022