Alluvioni in Libia: «Derna non esiste più»

A parlare da Bengasi è il vicario Rigillo, raggiunto dal Sir. «Croce rossa è al lavoro ma la situazione è molto precaria. Speriamo fortemente nell’aiuto internazionale»

Dopo le drammatiche inondazioni causate dalla rottura di due dighe dopo il passaggio del ciclone Daniel, parla da Bengasi il vicario apostolico Sandro Overend Rigillo, raggiunto dall’agenzia Sir. «Non riusciamo ancora a metterci in contatto con Derna – riferisce -. Cercheremo di andarci domani. Ci affidiamo alla misericordia di Dio e alla protezione della Santa Vergine sperando fortemente nell’aiuto internazionale».

Dalla Capitale della regione Cirenaica della Libia infatti non è facile muoversi. E Derna – circa 100mila abitanti – è senza dubbio la città che ha subito le conseguenze maggiori delle inondazioni. «Lì – prosegue il vicario apostolico – abbiamo una comunità di cattolici filippini che lavorano nell’ospedale locale. Non siamo ancora riusciti a sentirli e non sappiamo come stanno perché le strade sono distrutte e le comunicazioni interrotte, perciò andremo di persona a vedere la situazione». Quindi aggiunge: «Derna non esiste più. Finora si parla di 5000 vittime e migliaia di dispersi». È in questa zona che si registrano i danni maggiori.

«Anche Beida è stata colpita fortemente – sono ancora le parole di Rigillo – ma il maggiore disastro è a Derna e dintorni. La Croce rossa libica è al lavoro ma la situazione è molto precaria». Bengasi non è stata finora colpita gravemente dal passaggio del ciclone  ma per domani, 14 settembre, le previsioni del tempo non sono buone.

13 settembre 2023