Anche la Valle d’Aosta studia il Fattore famiglia
Lo annuncia il presidente del Forum delle associazioni familiari Gigi De Palo: «Conferma che è possibile ragionare con giunte di colori diversi»
Lo annuncia il presidente del Forum delle associazioni familiari Gigi De Palo: «Conferma che è possibile ragionare con giunte di colori diversi, per un fisco più equo»
Dopo la Campania, la Lombardia e il Piemonte, ora è il turno della Valle d’Aosta. Dal presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari Gigi De Palo arriva l’annuncio che la Regione, «su sollecitazione del Forum famiglie locale, creerà un gruppo di lavoro interistituzionale per studiare modalità e tempi di adozione del Fattore famiglia in Valle d’Aosta». Una direzione, questa, sulla quale si muove anche il lavoro di «tante amministrazioni comunali che, in giro per l’Italia, hanno riconosciuto la validità e l’applicabilità del Fattore famiglia».
De Palo riferisce che, per quanto riguarda la Valle d’Aosta, si tratta di «una iniziativa caldeggiata dalla presidenza della Giunta e avviata dall’assessorato alle Politiche sociali, che coinvolgerà, ovviamente, il Forum delle famiglie ma anche le strutture regionali che hanno a che fare con la famiglia». Una conferma che «è possibile ragionare con giunte di colori diversi» e che, «a prescindere dall’orientamento politico, è possibile dare corpo ad un fisco più equo e giusto nei confronti delle famiglie». Con questa scelta oltretutto, osserva ancora il presidente del Forum nazionale, «la Valle d’Aosta onora così un impegno assunto nella legge finanziaria 2017-2019 e apre un confronto per studiare la coesistenza del Fattore famiglia con l’Isee per permettere a famiglie con minori, persone non autosufficienti e con disabilità di essere maggiormente tutelati rispetto ai bisogni di sostegno, assistenza e cura».
31 maggio 2017