«Anziani, maggior tutela per la loro dignità»

L’intervista di Roma Sette a Laila Perciballi, nominata Garante per i diritti delle persone anziane di Roma. «Evitare truffe e raggiri e azionare strumenti di solidarietà»

Laila Perciballi, avvocato civilista, cassazionista, madre di tre figli, da tempo si interessa professionalmente della tutela dei diritti dei cittadini, specie degli anziani e dei fragili. Allieva di Stefano Rodotà e di Paolo Cendon, è autrice di diversi saggi sulle tematiche della salvaguardia delle persone fragili ed è coordinatrice del progetto “Costituzione etica” della Federazione delle professioni sanitarie, di cui ha parlato anche con Papa Francesco durante una udienza all’inizio di quest’anno. Ideatrice e curatrice del libro “Anziani, diritti e tutele senza età”, è responsabile scientifica dell’annuale Conferenza Nazionale sulla fragilità. Da pochi giorni è stata nominata Garante dei diritti delle persone anziane di Roma. Roma Sette l’ha intervistata per conoscere meglio l’ufficio e le sue competenze.

In cosa consiste la figura del Garante degli anziani? Per quanto tempo sarà in carica?

Sono stata selezionata tramite un bando e resterò in carica per i prossimi cinque anni, quindi fino al 5 giugno 2028…nel frattempo diventerò anziana anche io! [ride] Quando è arrivata la chiamata della segreteria dell’assessore alla Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari, sono stata molto sorpresa e grata per la nomina. Il mio compito sarà quello di affiancare l’amministrazione capitolina nella promozione di interventi di invecchiamento attivo, di assistenza e cura, di domiciliarità e di prossimità, vigilando sui servizi erogati a tutela del benessere delle persone anziane e nel rispetto dei loro diritti, tutelandoli da truffe mediante una capillare opera di informazione.

Come e in quali casi ci si potrà rivolgere al Garante?

La nomina è recente e dobbiamo ancora programmare con l’assessore le modalità organizzative e le azioni da portare avanti in sinergia. Molto utile sarebbe trovare un luogo, un ufficio, ove poter ricevere una volta a settimana le persone, le istituzioni, le associazioni così da diventare un punto di riferimento anche fisico per i nostri nonni.

Perché un Garante, non bastano le istituzioni che si occupano di sociale?

Il Garante degli anziani è una figura promossa a livello normativo ma, come ha detto l’assessore Funari, con la mia nomina vorremmo contribuire a dare visibilità, forza e tutela della dignità delle persone anziane, farle uscire dalla solitudine.

Qual è la sfida?

I nostri nonni devono essere aiutati a vivere nelle loro case, nel proprio tessuto familiare e sociale. È fondamentale anche mettere in campo tutti gli accorgimenti per evitare truffe e raggiri nella vita quotidiana e azionare strumenti di solidarietà, sussidiarietà e responsabilità per garantire un’esistenza dignitosa agli anziani, sotto tutti i punti di vista.

Un cittadino romano su quattro ha più di 65 anni, una platea molto grande. Cosa si aspetta?

Roma è una città complessa ma si sta muovendo per dare visibilità e attenzione agli anziani. Sabato 18 giugno sono stata invitata all’inaugurazione del nuovo progetto messo a punto dalla ASL Roma 1 insieme al II Municipio, “La salute a casa”: un network costruito con le associazioni di volontariato e i servizi di zona. Il team di comunità, che avrà sede nel presidio di via degli Olimpionici 17, offrirà sostegno ai cittadini che abitano nel quartiere Flaminio, garantendo la presa in carico dei pazienti attraverso tutti gli specialisti della Asl insieme a realtà come Sant’Egidio e Caritas e al Municipio. Ecco, vorrei che questa fosse la prima di molte altre iniziative di questo genere a Roma.

Un impegno che intende assumere?

Da settembre ho intenzione di visitare tutti i luoghi in cui si trovano i nostri anziani. Da poco l’Assemblea capitolina ha approvato il nuovo regolamento per i centri anziani, che ne recepisce uno regionale. Ora, diventano “Case sociali delle persone anziane e del quartiere”. L’intenzione non è solo cambiare il nome ma rafforzare la centralità e il ruolo di questi ben 149 luoghi di riferimento per attività ricreative e di socializzazione per gli anziani creando relazioni tra generazioni.

27 giugno 2023