Acli, nuovo Punto Famiglia a San Lorenzo
Tre locali ristrutturati e messi a disposizione gratuitamente dalla Provincia, dove vengono offerti servizi per i nuclei familiari. Carrara: «Uno spazio che si dedica alla ricostruzione di legami e relazioni» di Emanuela Micucci
Taglio del nastro a San Lorenzo per il nuovo “Punto Famiglia Acli di Roma”, il secondo in città dopo quello della Garbatella. Tre locali ristrutturati e messi gratuitamente a disposizione dalla Provincia di Roma in via dei Sardi 60, all’interno del proprio Centro per la tutela delle relazioni familiari. Inaugurato venerdì scorso (4 maggio), il centro polifunzionale di promozione e sostegno della famiglia sarà in piena attività tra circa 10 giorni, dal lunedì al venerdì (www.puntofamigliaroma.it). In attesa di aprire il terzo Punto Famiglia Acli cittadino, il 9 giugno, a Malafede presso la parrocchia San Pio da Pietralcina.
Consulenza legale, psicologica, socio-assistenziale, fiscale, sanitaria, orientamento e accesso ai servizi, sostegno ai nuclei familiari meno abbienti, aggregazione per tutte le famiglie, gruppi di acquisto solidale familiare, corsi di inglese per bambini in età prescolare e di alfabetizzazione informatica per anziani. Questi alcuni dei servizi gratuiti comuni ai 110 Punti famiglia Acli in Italia. «Nasciamo come sentinelle del territorio – spiega Giulia Di Gregorio, referente del Punto Famiglia –, il nostro è un servizio in movimento. A San Lorenzo partirà un osservatorio del territorio per capire i servizi più utili al quartiere. Sicuramente organizzeremo scambi interculturali perché è forte la componente di cittadini immigrati. Inoltre, questo Punto Famiglia sarà direttamente collegato con i servizi della Provincia della famiglia, che si trovano in questo stesso edificio».
«Non è un luogo che si occupa solo della fornitura di servizi per le famiglie – sottolinea Cristian Carrara, presidente delle Acli provinciali di Roma –, ma è uno spazio che si dedica alla ricostruzione di legami e relazioni, fondamentali per sviluppare in un periodo così difficile il tessuto economico di questa città». Mettendo i nuclei familiari in rete con i servizi del territorio (servizi sociali, asl, enti locali) e tra di loro secondo il principio di sussidiarietà. Contribuendo a rendere il tessuto sociale più umano e centrato sulla solidarietà e il sostegno reciproco, contro l’isolamento cittadino. «Il Punto Famiglia – prosegue – non fa assistenzialismo, ma sviluppo economico semplicemente dando uno spazio che incentiva l’incontro e la relazione tra le famiglie», quel «valore economico della felicità che poi porta al benessere di tutta la città». Carrara, poi, ricorda l’importanza di estendere a tutte le istituzioni pubbliche il quoziente famigliare avviato dal Comune di Roma e di progettare una città a misura di bambino, quindi «funzionale per tutti i cittadini, iniziando da quelli con disabilità e anziani».
Tre le proposte: far usare gratis nel fine settimana i mezzi pubblici alle famiglie con un genitore che sia abbonato al servizio; una seria politica sugli affitti contro il fenomeno del nero e verificando le case sfitte; i baby parking in musei, teatri, cinema come già avviene nei centri commerciali. «I Punti Famiglia delle Acli sono una risorsa per tutti perché arricchiscono la città rendendola più vivibile», dichiara il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, inaugurando la struttura. Un progetto che «testimonia come davanti ai fenomeni gravi e preoccupanti della crisi economica e finanziaria occorre non scoraggiarsi, ma trovare stimolo dalla situazione contingente per nuove forme di impegno al servizio della famiglia», aggiunge don Walter Insero, direttore degli Uffici per la pastorale sociale e delle comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. «Un impegno che la Provincia aveva preso con le Acli appena 8 mesi fa e oggi realizza», ricorda Claudio Cecchini, assessore provinciale alle Politiche Sociali.
7 maggio 2012