«Amico e alleato di ogni persona nella difesa dei diritti e della dignità»
Il messaggio di saluto rivolto dal nuovo vicario alla diocesi. L’appello a «lavorare per “educare alla speranza”». «La Chiesa di Roma è piena di vita e ricca di fervore» di Angelo Zema
Un saluto «con gioia» a tutte le componenti della Chiesa di Roma, a famiglie, giovani, ammalati, anziani, poveri, persone sole, a tutti i romani. La riaffermazione dell’impegno ad annunciare la “buona notizia” della risurrezione di Gesù «come ragione di vita», rilanciando «i grandi valori dell’umanesimo cristiano». L’appello a «lavorare per “educare alla speranza”», proseguendo l’impegno avviato in questi anni dalla diocesi sotto la guida del cardinale Ruini, al quale va «viva riconoscenza».
Sono i principali contenuti del messaggio di saluto rivolto dal cardinale Agostino Vallini, nuovo vicario generale del Santo Padre Benedetto XVI, alla diocesi di Roma. Il testo è stato diffuso questa mattina ma è datato 29 giugno, solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, patroni di Roma. «Come pastore e concittadino – scrive il cardinale – mi sento vicino, amico e alleato di ogni persona nella promozione e nella difesa dei diritti fondamentali e della dignità di ciascuno».
Il messaggio si apre con la gratitudine al Santo Padre, al quale rinnova la «incondizionata promessa di fedeltà al suo magistero e alle sue indicazioni pastorali», e con il saluto al cardinale Ruini, di cui sottolinea la «esemplare testimonianza di vita, l’intelligenza, la saggezza e la dedizione pastorale con cui ha servito la nostra Chiesa nel corso di tanti anni». Una Chiesa di Roma che, sottolinea il nuovo vicario, è «piena di vita e ricca di fervore».
Il cardinale Vallini ribadisce la necessità di riproporre l’annuncio del Vangelo, «capace di dare luce e forza di salvezza all’uomo del nostro tempo». Ricorda l’esperienza del Sinodo diocesano e il recente Convegno ecclesiale diocesano, con gli obiettivi tracciati da Benedetto XVI per il prossimo anno pastorale.
«Nell’accingermi ad iniziare il ministero a cui Cristo mi ha chiamato – conclude il cardinale Vallini -, so di poter contare nella grazia del Signore, nella vicinanza paterna ed incoraggiante del Santo Padre, nella preghiera di molte persone, particolarmente di quella dei monasteri di vita contemplativa, e nella cordiale e attiva collaborazione di quanti come me desiderano ardentemente il bene e la crescita spirituale e apostolica della Chiesa di Roma».
30 giugno 2008