Classica, bluegrass e suggestioni cinematografiche al Gonfalone

Il violinista americano Robert McDuffie (nella foto) rivela le particolarità dell’edizione 2009 del Rome Chamber Music Festival di Valentina Lo Surdo

Un festival dal programma imprevedibile e originale, coraggiosamente a cavallo tra classica, musica tradizionale americana e cinema. È così che si presenta l’edizione 2009, la sesta consecutiva, del Rome Chamber Music Festival, che risuonerà dal 16 al 25 giugno tra gli stupendi affreschi di fine Cinquecento dell’Oratorio del Gonfalone, sotto il prezioso soffitto ligneo intarsiato da Ambrogio Bonazzini. Direttore artistico della manifestazione è come di consueto il violinista americano Robert McDuffie, reduce dal Memorial Day Concert di Washington tenuto con la National Symphony Orchestra, tornato nella Capitale con il suo Guarneri del Gesù del 1735 per prepararsi a due intense settimane gonfaloniane.

Due i programmi in cartellone replicati per tre serate ciascuno, nel segno di accostamenti musicali di forte impatto. Il 16, 17, 18 giugno sarà infatti la volta di Kreisler, Mozart e Mendelssohn, interpretati da Elena Matteucci al pianoforte, dallo stesso McDuffie al violino e da Julie Albers al violoncello, seguiti dalla American Bluegrass Experience, musiche originali della tradizione americana per contrabbasso e mandolino. Nella seconda settimana, il 23, 24, 25 giugno, saranno di scena McDuffie e Yoon Kwon ai violini, Hsin-Yun Huang, Misha Amory alle viole, il nostro Enrico Dindo con Julie Albers ai violoncelli, Elizabeth Pridgen al pianoforte, proponendo il sestetto tchaikovskiano “Souvenir de Florence” messo a confronto con le musiche del quarantacinquenne Andrea Morricone.

Lo stesso compositore ha dichiarato la sua soddisfazione nel comporre brani per il Rome Chamber Music Festival 2009, esprimendosi con entusiasmo a proposito della sua collaborazione con Robert McDuffie, colpito in particolar modo «dalla sua maestria melodica, alla quale ho voluto dedicare un’ampia e articolata partitura in tutti e tre i brani in programma». Oltre a “Tempesta di sabbia” e “Places of My Mind”, Morricone presenterà per l’occasione una nuova versione del celeberrimo “Tema d’amore” da “Nuovo Cinema Paradiso”. Com’è noto il padre Ennio, autore della colonna sonora del film, lasciò che il figlio Andrea, allora poco più che ventenne, vi inserisse il suo “Tema d’Amore”, che si rivelò immediatamente un successo mondiale. L’arrangiamento attuale si sviluppa come una variazione sul tema, mirando ad esaltare il lirismo del violino di McDuffie.

Allora Robert, il Rome Chamber Music Festival è giunto alla sesta candelina…
È con gioia che posso annunciare le novità per l’edizione 2009, tenendo sempre fede al nostro motto: Rome Chamber Music Festival, non solo musica da camera! La nostra formula consiste nell’accostare ai capolavori della musica da camera grandi performance di altro genere. Quest’anno avremo nella prima settimana un genio del contrabbasso, Edgar Meyer, star del bluegrass, genere molto amato negli Stati Uniti ma non altrettanto in Europa, continente in cui viene semplicisticamente assimilato al folk. Il bluegrass di Meyer, accompagnato dal mandolinista Mike Marshall, va ben oltre le aspettative popolari e per il pubblico si tratterà di un’eccitante, quanto sorprendente, esperienza sonora.

Un impatto forte, soprattutto sugli ascoltatori abituati alla musica classica!
Vogliamo spingere il nostro pubblico ad aprire le orecchie, gli occhi, il cuore… per scoprire altro, oltre confini prestabiliti. Nella seconda settimana avremo tra i protagonisti Andrea Morricone. Per il nostro Festival Andrea ha cucito su misura degli interpreti i suoi brani. E già aspettiamo con emozione di eseguire una versione tutta speciale del suo magnifico “Tema d’Amore” da “Nuovo Cinema Paradiso”.

Ha ricevuto tanti riconoscimenti, tra cui la nomination ai Grammy Awards. Quali sono state le più grandi soddisfazioni ottenute nella sua carriera?
Tra tante voglio segnalare la mia missione didattica, coronata con la nascita del “Centro per Archi Robert McDuffie”. E anche nell’esperienza del RCMF mi sono proiettato come pedagogo: parallelamente al programma musicale principale, dal 22 al 25 giugno prosegue il percorso didattico rivolta ai giovanissimi. Quest’anno, per la prima volta, gli under 26 italiani sono stati selezionati nella Capitale attraverso libere audizioni. I prescelti si eserciteranno con i grandi maestri e con i loro coetanei americani per poi eseguire un concerto il 25 giugno alle ore 18. Un evento, come ogni anno, a ingresso libero.

Qual è il suo rapporto con la Città Eterna?
Siamo molto legate, vicendevolmente. È stato un vero onore ricevere nel 2005 il prestigioso “Premio Simpatia” dalle mani del sindaco capitolino, per il mio contributo alla vita culturale della città.

Insomma, è proprio il caso di dire “un americano a Roma”!
Sì, e possiamo dirlo con orgoglio. Sono molto fiero che il Festival continui ad onorare la grande musica di tutti i tempi e i suoi protagonisti in quella che considero la città più bella del mondo. Soprattutto per il suo enorme valore spirituale.

29 maggio 2009

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