Clericus Cup, la finale al North American College

Ai Martyrs del seminario sul Gianicolo la Coppa con il Saturno, conquistata sui campi del Pontificio Oratorio di San Pietro contro i campioni in carica dell’Università Gregoriana. Terzo il Sedes Sapientiae di Daniele Piccini

Sui campi del Pontificio oratorio di San Pietro, i seminaristi a stelle e strisce, i North American Martyrs, dopo due finali disputate e perse, vincono la sesta edizione della Clericus Cup, il campionato di calcio per seminaristi e sacerdoti dei pontifici collegi romani. I Martyrs del North American College, il seminario sul Gianicolo, scrivono il loro nome sull’Albo d’oro della Clericus Cup, battendo in finale per 3-0 i campioni in carica dell’Università Gregoriana.

Già nel primo dei due tempi da 30 minuti, i seminaristi americani mettono una seria ipoteca sulla vittoria finale grazie a una doppietta di John Gibson, centravanti di Milwaukee: due gol fotocopia, entrambi di testa su assist dell’australiano Lewi Barakat. Nella ripresa è il bomber Scottie Gratton, alla sua sesta rete nel torneo, a fissare il punteggio finale e a regalare agli americani il primo titolo Clericus Cup. Tanto sudore sì, ma nessun rancore rimane sull’erba della collina del Gelsomino. Vincitori e vinti si ritrovano a centrocampo per il terzo tempo di preghiera: i 22 eroi della sesta finale Clericus Cup recitano il Regina Coeli, seguito dalle note dell’inno americano.

Grande gioia per il capitano Nelson, il portiere Santos e il rettore del Collegio Nordamericano, James Checchio, che ha ricevuto la Coppa con il Saturno dalle mani dell’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato Vaticana. Al ministro dell’interno della Santa Sede, oltre all’omaggio della Clericus Cup, consegnato dal presidente del torneo monsignor Claudio Paganini, il capitano della Gregoriana, frate Francesco Rutigliano, consegna il gagliardetto della squadra dei Gesuiti, con la preghiera di donarlo a Papa Benedetto XVI. «Lo farò senz’altro – lo ha rassicurato monsignor Becciu -: parlerò al Santo Padre di questa bella giornata di sport che ha visto protagonisti tanti seminaristi. Lo sport è parte integrante della formazione e della personalità. I seminaristi hanno dato esempio di come si deve vivere lo sport, esaltando le virtù della generosità, dell’altruismo, del sapere giocare e vivere come squadra. Poi anche la tecnica occorre e qui, vedo, si gioca assai bene».

Terzo posto per il Sedes Sapientiae, che batte ai rigori 4-3 il Mater Ecclesiae, dopo lo 0-0 dei minuti regolamentari. I migliori giocatori del torneo sono stati premiati con quattro stole sacerdotali di diversi colori: quella viola ad esaltare il miglior allenatore del torneo è andata al collo del basco Inaki Yarza del Sedes Sapientiae. Quella rossa del martirio al miglior portiere, Mario Buljevic, ex Hajduk Spalato, portiere della Gregoriana. La stola verde ha vestito il miglior giocatore in assoluto del torneo, Cristian Sieland, centrocampista di Papua Nuova Guinea in forze al Collegio Urbano. Bianca, invece, quella per il miglior attaccante, consegnata al miglior realizzatore del torneo, Emanuel Boakye (9 reti), attaccante ghanese del Collegio Urbano.

I gol della sesta Clericus Cup – organizzata dal Centro Sportivo Italiano, patrocinata dal Pontificio Consiglio per la Cultura e dall’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana – sono stati 103 in 32 gare. I 26 arbitri impegnati in campo hanno dovuto estrarre dal taschino 42 cartellini gialli e 2 cartellini rossi. Sono scesi in campo 351 giocatori di 71 Paesi del mondo. Albo d’oro: 2007 Redemptoris Mater; 2008 Mater Ecclesiae; 2009 Redemptoris Mater; 2010 Redemptoris Mater; 2011 Pontificia Università Gregoriana; 2012 North American Martyrs.

14 maggio 2012

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