Guida preziosa ad una fede pensata

L’augurio per i 40 anni di Avvenire è anche l’augurio per una stagione più matura del cattolicesimo di Angelo Zema

Parlare oggi di auguri, rivolti ad Avvenire – il giornale dei cattolici italiani, il “nostro” giornale” – da parte di chi, come noi, ha ruminato negli anni le parole e lo stile di questo giornale, rischia di poter essere visto come un passaggio sotto il segno della retorica. Ma ciò che credo davvero possa eliminare questo rischio, per chi ci legge, è la stessa fattura quotidiana di Avvenire, il suo impasto giornaliero di fede pensata e vissuta, professionalità, passione per la verità, spirito di servizio al Vangelo e all’informazione.

L’augurio che rivolgiamo in questo giorno ripropone quello che la diocesi di Roma, nei fatti, ha formulato un mese fa con le due iniziative per i 40 anni di Avvenire, la mostra sulla storia del quotidiano nel cortile del Palazzo Lateranense e un incontro sulla comunicazione con Boffo e Gamaleri. Ma l’augurio è allo stesso tempo indirizzato a noi cattolici a condividere sempre di più la passione di Avvenire per la fede pensata, cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni.

Alla “fede pensata” Avvenire è guida preziosa, nel promuovere la consapevolezza alle grandi questioni che interessano gli uomini e le donne di oggi. Il rinnovato sito internet, lanciato ieri on line, conferma questa attenzione: un valore aggiunto per un prodotto che, come scrivemmo in occasione del rinnovamento grafico del quotidiano, è «capace di proporre un giornalismo al di là delle ordinarie attese».

Un giornalismo diretto ai territori poco esplorati dell’umano, dove cogliere fatti spesso ignorati dai grandi media e accostarsi alle persone con la curiosità e la sensibilità del giornalista che, lungi dal coltivare l’interesse all’informazione da “buco della serratura”, non dimentica mai i suoi doveri.

Che oggi ci sia spazio anche per questo è una consolazione nel panorama alquanto omologato del pianeta mass media. Che questo spazio possa crescere dipende dal saper condividere, come si diceva, la passione per una fede pensata e l’impegno per una stagione più matura del cattolicesimo, alla cui formazione Avvenire contribuisce ogni giorno.

4 dicembre 2008

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