Il Seminario minore in festa con Maria
In questi giorni l’istituto in preghiera con Vallini e Ruini davanti all’icona della Madonna della Perseveranza di Claudio Tanturri
Gli occhi di mamma, grandi e teneri. Lo sguardo dolce e amorevole. Le mani giunte, strette nell’intercessione fiduciosa, a rassicurare i tanti ragazzi che le si rivolgono e a lei affidano il loro cammino vocazionale. È l’icona della Madonna della Perseveranza, festeggiata nei giorni scorsi dalla comunità del Pontificio Seminario romano minore, di cui è protettrice. A concludere le celebrazioni, sabato sera (9 maggio 2009), nella struttura di discernimento vocazionale per giovani dai 14 ai 18 anni della diocesi di Roma, il cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato per il Progetto culturale della Conferenza episcopale italiana.
Per l’occasione la chiesa dell’istituto, guidato da monsignor Paolo Selvadagi, era gremita. Tra i partecipanti, oltre alla comunità dei diciotto seminaristi, due dei quali l’anno prossimo passeranno al Maggiore, anche tanti ex alunni, sacerdoti e laici, e i giovani che durante l’anno collaborano alle iniziative pastorali organizzate da questa realtà, che è anche sede del Movimento diocesano ministranti. Alla tre giorni di celebrazioni, venerdì, ha preso parte anche il cardinale vicario Agostino Vallini che, presiedendo i Vespri, ha invitato i giovani seminaristi «a prendere come modello del loro cammino formativo Maria, che disse ‘ sì’ al progetto che il Signore aveva per lei. Nonostante le difficoltà e le sofferenze sentì sempre forte la sua vicinanza, la sua presenza, il suo sostegno». E ha indicato la Vergine come «maestra di perseveranza nella scelta » anche il cardinale Ruini durante la liturgia di ieri. «Se vogliamo entrare a fare parte della famiglia di Gesù – ha detto il porporato – dobbiamo metterci alla sua scuola. Guardiamo a Lei e impareremo a crescere nella libertà e a maturare decisioni giuste, nella missione di annuncio e di amore, che Cristo chiede a noi la sua Chiesa».
12 maggio 2009