In mostra al Vittoriano le foto di famiglia
Un’esposizione articolata in sei sezioni racconta il Bel Paese che si apre al ‘900 attraverso gli scatti tratti dagli archivi delle case italiane, che raccontano le parentele più intime. Nelle immagini, 100 anni di storia di Francesca Romana Cicero
La fotografia si rivela commovente strumento di comunicazione. Al Complesso del Vittoriano una selezione di circa 150 immagini – quasi tutte di grande formato e tratte dagli archivi delle famiglie italiane, dagli amati vecchi album- raccontano il bel paese che si apre al nuovo secolo attraverso le intime parentele. In un arco temporale compreso tra il 1861 e i primi anni ’60 del ‘900, la famiglia diviene l’emblema stesso del Paese e delle sue tradizioni più belle. Il piano temporale e sociale si fondono nella messa in posa di persone che attraverso sguardi, vesti e cerchia familiare rivelano rituali, ruoli e gerarchie, sullo sfondo di grandi trasformazioni operanti nel paese. Trasformazioni che hanno interessato il modo stesso di far fotografia.
Dai primi scatti ottocenteschi, privilegio di pochi, che ritraevano famiglie all’interno dello studio del fotografo in occasione di eventi importanti (riunioni di tutta la famiglia, matrimoni, immagini-ricordo per il capofamiglia lontano etc.) alla fotocamera portatile di George Estman, la pellicola di celluloide, il lampo al magnesio: tecniche e tecnologia che hanno reso più economica e popolare la fotografia, di cui giornali del tempo ne misero in rilievo utilità e praticità. Dall’orgoglio di un numero elevato di figli da esibire, soprattutto nelle famiglie del mezzogiorno, all’individualismo e al consumo di massa, le immagini – tutte rigorosamente in bianco e nero – evocano un mondo che pare antichissimo e perduto per sempre e, ad un tempo, familiare nello scorgere vesti e mobilio appartenenti ai nostri nonni e bisnonni. Un mondo intessuto di relazioni affettive consolidate in un momento di passaggio epocale da una società contadina e patriarcale ricca di tradizioni, a una società più moderna dove i parenti vengono via via sostituiti dagli amici.
Sei le sezioni in cui è articolata la mostra: dalla costruzione simbolica della famiglia, alla di essa formazione (fidanzamento e matrimonio, che unisce due ceppi familiari che condivideranno lo stesso cammino); dai battesimi, comunioni e cresime dei figli (consolidamento della famiglia), alla conquista del tempo libero, frutto del progresso sociale, del miglioramento della qualità della vita con l’industrializzazione, per poi esplodere nel secondo dopoguerra con la “gita” per tutti, il turismo di massa. In conclusione la costanza e fedeltà al “progetto”: la celebrazione dei 50 anni di matrimonio. Scatti d’archivio, dunque, che, nel ritrarre 100 anni della nostra storia, evocano non solo valori e principi etici, ma anche tanta, tanta nostalgia.
FOTO FAMIGLIA c/o il Complesso del Vittoriano -Sala Giubileo,Via San Pietro in Carcere. Fino al 23 ottobre 2011. Curatore: Francesco Mattioli. Catalogo: Giulio Perrone Editore. Orario: tutti i giorni 9.30 -19.30. L’entrata è consentita fino a 45 minuti prima dell’orario di chiusura. INGRESSO GRATUITO. Per informazioni: tel. 06/6780664
4 ottobre 2011