Le fotografie di Zizola e la Roma di Carbone e Gentilini

Al Museo In Trastevere due mostre per raccontare attraverso gli scatti un mondo in perenne trasformazione, tra tradizione e divenire di Francesca Romana Cicero

Il Museo di Roma In Trastevere si conferma spazio espositivo privilegiato per la fotografia, immagine fissa di un mondo in perenne trasformazione tra tradizione, complessità del reale e divenire. Al pianoterra è in corso la mostra “Uno sguardo inadeguato”, inedita selezione di fotografie di Francesco Zizola, realizzate negli ultimi 15 anni in 22 Paesi del mondo. Mondo che «s’affaccia problematicamente sulla soglia di casa», come sostiene lo stesso Zizola, provocando un costante ripensamento della sua posizione di foto-giornalista: testimone che guarda una storia che ci “ri-guarda”. Una storia che non lascia spazio a riflessioni acritiche su realtà esperienziali e percettive avvertite come troppo distanti dal nostro vissuto. Distanza oramai abbattuta.

Le sue fotografie nella loro nuda, semplice, tragicità si consegnano al nostro sguardo senza filtri e con l’unico intento di raccontarsi in quel groviglio di dimensioni antropologiche, sociali, politiche, psicologiche, di cui è intessuto l’orizzonte di ogni uomo. Ed ecco allora che bambini che giocano, sulle sponde di un affluente del Nilo sembrano quasi ridisegnare con i loro corpi le tortuosità degli alberi alle loro spalle; la donna sieropositiva, ritratta nella sua povera casa malandata, nel sorriso che accenna e nei colori del viso e del copricapo, sembra illuminare tutta la scena; così come due profughi che scappano, cercando rifugio sotto un albero, in una terra desolatamente arida, sembrano quasi le figurine decorative di un tessuto africano. Le fotografie dei bambini, nella loro dignitosa compostezza, segretamente gridano dolore e tanta, tanta sofferenza: due piccoli che si tengono per mano tra le macerie in Iraq; un bimbo in cura con la flebo attaccata ad una croce ed un altro alimentato da un tubicino che pare disegnare il segno di “infinito”, vicino alla testa, in Sierra Leone, sono le più commoventi.

Al piano superiore lo scenario muta radicalmente: Mario Carbone e Emilio Gentilini, accomunati dal ricorso all’immagine in bianco e nero e dall’ambientazione tutta romana, con ironia e leggerezza, raccontano attraverso le loro fotografie – scattate tra il 1952 e il 1985 – momenti di vita quotidiana, di umanità semplice e vera, e tanti piccoli gesti e abitudini ormai scomparsi. Non si può non sorridere dinanzi ai panni stesi, ai cestini calati dalle finestre, alle anziane donne in strada con vestaglia, pantofole e mantelline di lana sulle spalle, al riposo di un umile vetturino all’interno della sua botticella, o non provare stupore dinanzi a tanta religiosità popolare. Un altro modo di accostarsi al reale, dunque, più nostalgico e rassicurante, ma non per questo meno interessante.

”I volti, le pietre, la città: Mario Carbone, Emilio Gentilini 1952 – 1985, fotografie dalla collezione del Museo di Roma in Trastevere”. Fino al 5 maggio 2013. Curatori: S. Bonfili e D. Occhiuzzi. “Uno sguardo inadeguato. Fotografie di Francesco Zizola”. Fino al 28 aprile 2013. Curatore: D. Richardson. Entrambe le mostre c/o il Museo di Roma in Trastevere, piazza S. Egidio 1b. Orario: martedì-domenica ore 10 – 20. Chiuso il lunedì e il 1° maggio. La biglietteria chiude un’ora prima. Biglietto: intero: € 7,50, ridotto: € 6,50. Gruppi e scuole max 25 partecipanti. Prenotazione per singoli: pre-acquisto online del biglietto. Informazioni e prenotazioni: tel. 060608, tutti i giorni dalle 9 alle 21.

16 aprile 2013

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