“L’età dell’equilibrio” ai Musei Capitolini
Un percorso di sei sezioni racconta gli ottant’anni d’oro dell’impero romano. Le arti, le ville, le tombe che hanno caratterizzato la stagione degli imperatori adottivi di Francesca Romana Cicero
I cosiddetti Felicia tempora, ovvero gli ottant’anni dei tempi aurei dell’impero dal ‘98 al 180 d.C., sono i protagonisti della mostra ai Musei Capitolini: “L’età dell’equilibrio”. Il periodo di massimo splendore, caratterizzato da un equilibrio tra il potere dell’esercito, del senato e dell’impero, è ricostruito attraverso le figure di quattro imperatori: Traiano, Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio. Imperatori eletti per adozione, in virtù delle loro qualità personali, e non per diritto di nascita.
Cessata l’economia di rapina e le vessazioni tributarie, si apre una stagione in cui s’assiste ad una crescita economica, grazie agli effetti della pace mediterranea, dell’unificazione dello spazio monetario, della diffusione del sistema legislativo e giudiziario romano e del modello di vita urbano. È la stagione del consenso, anche se non in assenza di guerre. Consenso all’interno della classe di governo, tra senatori, cavalieri e imperatori, tra amministratori imperiali ed élites periferiche e provinciali.
La mostra è articolata in sei sezioni. Ad accogliere il visitatore nella Sala degli Orazi e Curiazi “I protagonisti”: una selva di imponenti statue in marmo dei quattro imperatori, anche a figura intera, ritratti accanto alle loro mogli. Interessante è l’uso propagandistico della loro immagine, imitata da privati cittadini. Segue “Il linguaggio artistico”, ovvero l’evoluzione del gusto dalle forme classiche a quelle più drammatiche. Suggestiva la sezione “Ville e dimore”: complessi architettonici in cui edifici, giardini, aree riccamente decorate da opere d’arte, creavano speciali equilibri tra architettura, arte e natura.
Ville popolate da statue di centauri, fauni e ninfe, come testimoniano gli esemplari in mostra accanto ai pregevoli frammenti di cornice mosaicata provenienti da villa Adriana di Tivoli. Ville che funsero da modello per quelle private, come quella del ricco senatore d’età antoniniana Erode Attico. Seguono “I rilievi storici”, temi di vita pubblica con scene di processioni trionfali, sacrifici e conclusione di trattati, e i “Vincitori e vinti”, rappresentazioni di scene di guerra e sottomissione di barbari. L’ultima sezione è dedicata alle tombe.
Ricostruiti in mostra il sepolcro degli Haterii, il ricco mausoleo di Claudia Semne (di età traianea) e la tomba della giovane Crepereia Tryphaena (di età antoniniana), con ricco corredo funerario comprensivo di bambola snodabile in avorio con i capelli intagliati secondo la moda e con corredo in miniatura. Particolarmente fruibili i rilievi del fabbro ferraio e quello con scene di macelleria, murato in una casa a Trastevere, datato 125-150 d.C. La scena raffigura il macellaio che affetta una costata tra l’assortimento di tagli di carne pronti alla vendita. Alla sua sinistra la moglie, con abiti da matrona, fa i conti. Ostentata è, dunque, la buona posizione sociale raggiunta da liberti arricchiti. La mostra è il terzo appuntamento del progetto quinquennale “I Giorni di Roma” teso a documentare l’elaborazione da parte dei Romani di un proprio linguaggio artistico affrancato dalla cultura figurativa greca.
L’Età dell’Equilibrio c/o Musei Capitolini Piazza del Campidoglio. Fino al 5 maggio 2013. Curatori: E. La Rocca, C. Parisi Presicce. Catalogo: Mondomostre. Orari: da martedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00; chiuso il lunedì. Biglietti. € 12 intero; € 10 ridotto; € 2 ridottissimo. Gratuito solo per alunni di scuole medie ed elementari e per i portatori di handicap. Informazioni: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00).
19 febbraio 2013