Municipi, sì alla riforma

Approvata la nuova mappa della Capitale, con una “city” che comprende un grande centro storico, accorpato a Prati. Ridotte da 19 a 15 le municipalità. Alemanno: «Risparmieremo quasi 20 milioni di euro» di Lo. Leo.

Municipi ridotti da 19 a 15 a partire dalle prossime elezioni comunali. Questo l’esito della riforma dei municipi, approvata con 32 voti a favore, 4 contrari e 4 astenuti. L’aula Giulia Cesare disegna la mappa della Capitale ridefinendo i confini esistenti, che sono attualmente 19, e creando una “city” che comprende un grande centro storico al quale si unisce la zona di Prati. In base alla delibera arrivata in aula vengono, infatti, unificati i municipi I e XVII (Prati), II e III e cioé Trieste-Salario, Parioli e San Lorenzo, VI e VII (Pigneto e Alessandrino) e IX (Prenestino) e X, con la conseguente rinumerazione degli esistenti. San Giovanni rimane intatto.

È stato, inoltre, approvato un documento con il quale si fa obbligo ai singoli municipi di darsi un nome identificativo (per esempio I-centro storico) entro un mese di tempo, altrimenti lo farà il Campidoglio. «Il taglio di quattro municipi secondo le prime elaborazioni, concorrerà a un risparmio annuale che giungerà, a pieno regime, a una cifra oscillante tra i 15 e i 20 milioni di euro», dichiara il sindaco, Gianni Alemanno. Meno soddisfatto il capogruppo Pd in Campidoglio Umberto Marroni. «La scelta di approvare l’accorpamento IX e X produce un municipio sproporzionato. Un riordine che dovrà comunque essere rivisto alla luce della nuova area metropolitana».

12 marzo 2013

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