Premio “Buon Samaritano” nella memoria del vescovo Brambilla

Consegnati i riconoscimenti a quanti si sono distinti nel servizio ai malati, nelle strutture sanitarie e non solo. Un ricordo speciale per il presule scomparso nel dicembre scorso, ideatore dell’iniziativa di Jacopo D’Andrea

«La sua cordialità e la sua allegria affascinavano tutti. Riusciva a visitare anche tre cappellanie al giorno: è stato un grande dono per la Pastorale sanitaria a Roma». Monsignor Sergio Mangiavacchi, cappellano ospedaliero e membro della consulta diocesana di pastorale sanitaria, ha ricordato il vescovo Armando Brambilla, il direttore dell’Ufficio per la pastorale sanitaria del Vicariato scomparso il 24 dicembre scorso. Lo ha fatto ritirando il premio speciale alla memoria di monsignor Brambilla, domenica 13 maggio, nell’ambito della 15esima edizione del premio Buon Samaritano svoltasi, come di consueto, nella parrocchia della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo, in via Gallia. Un riconoscimento fortemente voluto proprio da monsignor Brambilla, assegnato a coloro che si distinguono nella cura e nella volontà di aiuto ai sofferenti, nelle strutture sanitarie romane.

Ad aprire la cerimonia di consegna, la benedizione e la riflessione del neovescovo ausiliare di Roma monsignor Lorenzo Leuzzi, da poco incaricato della Pastorale sanitaria. «Sono contento di proseguire il cammino intrapreso dal mio predecessore. Non dobbiamo tralasciare il tema della malattia: è una responsabilità educativa oltre che culturale. Non bisogna evadere la sofferenza ma trasformarla, anche perché se si dimenticano le esperienze fondamentali come questa, si mette a repentaglio la dignità umana», ha detto monsignor Leuzzi. Il vescovo ha anche espresso l’augurio che la prossima edizione del premio si possa svolgere al Teatro Argentina.

Alla giornata di premiazione è intervenuto anche don Andrea Manto, direttore dell’Ufficio Cei per la pastorale sanitaria, che proprio lo scorso 13 maggio ha festeggiato undici anni di sacerdozio. «Invito tutti al convegno degli uffici diocesani per la pastorale sanitaria che si terrà dal 18 al 20 giugno prossimo a Roma, con l’obiettivo di portare ancora più umanità negli ospedali. Anche perché dobbiamo crescere insieme per il cammino della salute», ha affermato. Don Andrea Manto ha consegnato poi i sei premi del Buon samaritano 2012. «Meno premi, rispetto agli scorsi anni, perché vogliamo renderli più importanti, facendo fare un salto di qualità al riconoscimento», ha spiegato padre Carmelo Vitrugno, cappellano dell’ospedale Sandro Pertini. Ad essere insignito per primo, il diacono Michele Sardella responsabile della consulta della pastorale sanitaria regionale e infermiere al policlinico Gemelli. È stata la volta poi delle Suore Minime dell’Addolorata, che quest’anno hanno festeggiato il 70esimo anniversario della loro presenza al Cto della Garbatella. Terzo premiato, il poliambulatorio Caritas. Il riconoscimento è stato consegnato al responsabile dell’area sanitaria della Caritas Salvatore Geraci, che ha dedicato il Buon samaritano ai «volontari» perché senza di loro «non ci sarebbero i servizi che mettiamo a disposizione di chi è in difficoltà». A salire subito dopo sul palco dei premiati è stata la volta del Lacos (associazioni medici e operatori sanitari cattolici). In ultimo, è stata premiata la volontaria Franca Speranza, a nome di tutti i suoi colleghi che con impegno assiduo prestano la loro opera nei centri sanitari della Capitale. Ad animare la giornata, come lo scorso anno, il presentatore e showman Angelo Blasetti, accompagnato dal duo musicale e canoro Divent’one.

14 maggio 2012

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