«Restituire dignità alla famiglia»

Anche il vicegerente Moretti al seminario organizzato dalle Acli, venerdì, a sostegno del Family Day di Francesco Lalli

«Una grande opportunità per ribadire il nostro sì alla famiglia, punto d’incontro e non di scontro tra soggetti sociali, istituzioni e culture popolari». Gianluigi De Palo, presidente delle Acli di Roma, ha spiegato così le motivazioni del seminario “Insieme con, insieme per la famiglia” che si è svolto venerdì 20 aprile, presso la sede provinciale dell’Associazione, organizzato in vista e a sostegno del “Family Day” del prossimo 12 maggio. Un’iniziativa voluta per «approfondire il tema andando oltre le semplificazioni» e per consentire ai consiglieri provinciali e ai presidenti delle strutture di base delle Acli di riportare poi nel proprio territorio gli spunti e le motivazioni sorte durante il dibattito.

«Vorrei partire da una frase di Giovanni Paolo II in cui sottolineava che solo la famiglia salva la famiglia» ha esordito il vicegerente Moretti che ha aperto l’incontro. «Lo sforzo di questi anni del Vicariato, e in prossimità dell’importante appuntamento in piazza San Giovanni, è proprio quello di restituire alla famiglia questa consapevolezza della propria dignità, della sua dimensione originaria e della missione che le appartiene». «Essa precede tanto la Chiesa che la stessa società, che nasce proprio dalle dinamiche di vita comunitaria che la famiglia ha generato nel corso della storia – ha continuato monsignor Moretti -. Per questo la mobilitazione per il Family Day deve essere salutata come un segnale positivo del laicato nello sforzo non solo di ribadire l’identità dell’istituto familiare, ma anche di creare le condizioni necessarie ed essenziali affinché tale identità possa essere vissuta».

Non una manifestazione contro qualcosa o qualcuno, dunque, ma semmai il tentativo di puntare un riflettore spento da tempo su una realtà che, da sempre, costituisce il propulsore principale dello sviluppo del Paese. «L’idea dell’individuo proposta dalla cultura laica di questi anni – ha aggiunto Eugenia Roccella, una dei portavoce del “Family Day” – si sta trasformando sempre di più in quella di un soggetto senza relazione, solo di fronte alla società e allo Stato. Al contrario la famiglia rappresenta il luogo d’incontro di una solidarietà trasversale tra le generazioni e di mediazione sociale». «Svuotare il senso delle relazioni primarie che nascono all’interno di essa – ha proseguito – significa trasformare l’individuo in un puro consumatore senza capacità di creare affetti stabili e reti». Rischio che, in un’Europa che si vorrebbe prendere sempre e comunque a modello, si sta già trasformando in triste realtà. «In Inghilterra – ha commentato ancora la Roccella – non solo i divorzi hanno superato i matrimoni, ma la rottura all’interno delle unioni di fatto è superiore ai primi in un numero dieci volte maggiore. Dobbiamo chiederci allora se il matrimonio è un valore ancora da difendere e se non vale la pena di rimettere la famiglia al centro dello stato sociale».

C’è però anche un altro aspetto che fa da sfondo ad una piazza da occupare non solo per ribadire la propria presenza e costringere l’agenda politica a rimettere la famiglia tra le priorità. «Vogliamo ricostruire innanzitutto la rappresentazione del senso comune di questo Paese – precisa a tal proposito Domenico Delle Foglie, responsabile della comunicazione del Comitato “Scienza & Vita” – il che significa scendere in piazza anche per dire e dimostrare alla classe dirigente del Paese e all’establishment economico e culturale, come è già accaduto per il referendum sulla Legge n. 40, che gli italiani, e le 10 milioni di famiglie a cui appartengono, sono un po’ diversi da come li dipingono i media e certa televisione».

Anche per questo «l’impegno delle Acli per l’evento del 12 maggio è massimo» ha ribadito infine Michele Rizzi, vicepresidente delle Acli e responsabile delle politiche familiari, «ed è preceduto dalla collaborazione con il Vicariato di Roma per la formazione di cooperative di famiglie solidali portata avanti in questi anni, così come dal nuovo progetto Granelli di senapa che verrà presentato il 28 aprile e intende aiutare giovani famiglie a diventare alberi robusti».
«Stiamo lavorando duramente affinché la nostra presenza sia la più numerosa possibile e ho la sensazione – ha concluso Rizzi – che la manifestazione avrà una partecipazione ben al di là delle aspettative».

23 aprile 2007

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