Santa Silvia, le famiglie risorsa per la pastorale
La parrocchia del Portuense festeggia i 50 anni: tra le iniziative, una maratona e una mostra, inaugurata dal cardinale Vallini. Gemellaggio con la Terra Santa di Francesco Dragonetti
Una maratona per le famiglie, con l’intento di «portare gioia nel territorio, correre, senza perdere tempo, perché a tutti giunga il messaggio del Vangelo». È una delle iniziative pensate per il 50° di fondazione della parrocchia di Santa Silvia, al Portuense, di cui il parroco, don Paolo Ricciardi, spiega il significato. La corsa si è tenuta domenica scorsa (24 maggio), all’indomani della visita compiuta alla comunità dal cardinale Vallini (il 22 febbraio scorso il vescovo ausiliare Benedetto Tuzia, parroco di Santa Silvia per 16 anni, ha presieduto una solenne celebrazione), che ha tra l’altro inaugurato una mostra di opere d’arte (hanno collaborato una trentina tra pittori e scultori), per riscoprire la figura di Silvia.
Una santa di cui si sa poco, oltre al fatto di essere madre di Gregorio Magno. Ma quel «poco» è fatto di preghiera, vita familiare vissuta in pienezza, carità verso i poveri. Uno stile, quest’ultimo, che contraddistingue la parrocchia fin dalla sua fondazione, il 23 febbraio 1959, da quando è punto di aggregazione per il quartiere. Eretta per volontà di Giovanni XXIII – si dice che avesse espressamente chiesto che una parrocchia di Roma venisse dedicata alla mamma di un Papa – ha iniziato in locali provvisori a via Venturi. Nel 1968 il varo del nuovo complesso parrocchiale, nel 1973 la visita di Paolo VI, nel 1990 quella di Giovanni Paolo II.
Ma non c’è solo lo sguardo al passato. «La ricorrenza dei 50 anni – dice don Paolo – va oltre: si tratta per l’intera comunità di rinnovare la gratitudine a Dio e l’impegno a guardare al futuro, per una maggiore attività missionaria nel quartiere. Significa condividere la gioia di sentire la parrocchia una famiglia, soprattutto per le nuove generazioni». Infatti una realtà che caratterizza Santa Silvia (che conta circa 22mila abitanti) è la grande presenza di giovani, coinvolti in tante attività, soprattutto nella catechesi e nell’animazione dei più piccoli. Una risorsa in crescita è la presenza di giovani coppie in cammino dopo il matrimonio e dei genitori dei bambini e dei ragazzi nel cammino dell’iniziazione cristiana.
La collaborazione delle famiglie, osserva ancora il parroco, è il punto da cui si riparte nella celebrazione di questo «giubileo». Significativa, oltre all’impegno di scout d’Europa, della comunità carismatica «Gesù Risorto» e di vari gruppi impegnati in ambito caritativo, è l’attività del coro parrocchiale (che ha già inciso due cd) impegnato a portare la spiritualità in musica (attraverso l’esecuzione di oratori sacri) anche in altre chiese della diocesi. Il prossimo 6 giugno è previsto in chiesa un oratorio sulla vita di Santa Silvia, “Il profumo del Pane”. Da due anni prosegue il gemellaggio con la comunità cattolica melkita di Betlemme, con l’intento di sensibilizzare la parrocchia sulle difficoltà dei cristiani in Terra Santa: l’estate scorsa un pellegrinaggio nei luoghi di Gesù ha consolidato il rapporto con quelle comunità.
26 maggio 2009