«Sicurezza: non bastano le leggi, serve un impegno collettivo»

La nota del cardinale Vallini dopo gli atti di violenza che si sono consumati nella Capitale e nell’hinterland. Le iniziative del Campidoglio di Angelo Zema

«La sicurezza non può essere garantita solo dalle leggi, che sono necessarie. La “cultura della violenza” ha radici più profonde». Lo sottolinea il cardinale Vallini nella dichiarazione diffusa sabato scorso a proposito degli atti di violenza compiuti nei giorni scorsi a Roma e nell’hinterland, a cominciare dagli stupri di Primavalle e Guidonia.

«I gravissimi atti di violenza che da qualche tempo avvengono anche nella nostra città suscitano sconcerto, dolore e fanno riflettere. Desidero esprimere – afferma il cardinale vicario – vicinanza cordiale e sincera solidarietà alle vittime innocenti e alle loro famiglie, che non manco di affidare nella preghiera al Signore, perché doni ai morti la pace eterna e ai feriti la grazia di recuperare la salute e la serenità. Il mio pensiero – continua – va anche alle forze dell’ordine e alla magistratura che perseguono gli autori di questi atti delittuosi, difendono lo stato di diritto e i valori irrinunciabili di una convivenza pacifica, fondata anzitutto sul rispetto e la tutela di ogni persona umana».

Per il cardinale «la coercizione non basta. Sono del parere che la sicurezza non può essere garantita solo dalle leggi, che sono necessarie. La “cultura della violenza” ha radici più profonde. Una malintesa concezione delle libertà individuali, il relativismo esasperato che giunge a negare anche i diritti naturali, l’affievolimento o la perdita dei valori spirituali, la martellante informazione di comportamenti negativi, il degrado sociale e la condizione marginale di tante persone anche immigrate, costituiscono un humus sociale pericoloso».

L’attenzione del cardinale Vallini va al tema dell’emergenza educativa, più volte evocato da Benedetto XVI negli ultimi anni e al centro della pastorale diocesana. «L’emergenza educativa a cui un anno fa ci richiamava il Papa con la sua “Lettera alla diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione” – scrive il cardinale – è un autorevole invito di cui far tesoro. Auspico un rinnovato impegno delle famiglie, della scuola, delle istituzioni civili, della comunità ecclesiale per il superamento di questo delicato momento e il progresso della civiltà della giustizia e dell’amore».

Intanto, proseguono le indagini sulle violenze sessuali compiute nei giorni scorsi. A Guidonia, dove una giovane è stata violentata venerdì scorso da un gruppo di cinque individui e il suo fidanzato è stato picchiato, c’è attesa dopo il fermo di un romeno, sospettato di aver compiuto un’altra rapina. A Primavalle continuano da parte delle forze dell’ordine le ricerche dei due uomini che hanno aggredito e stuprato il 21 gennaio scorso un donna di 41 anni scesa dall’autobus. Clamore ha destato la concessione degli arresti domiciliari al giovane che ha confessato la violenza sessuale compiuta a Capodanno ai danni di una ragazza durante la festa nella Fiera di Roma.

Altri episodi nei mesi scorsi: l’aggressione di due turisti olandesi, il 22 agosto, picchiati e rapinati, lei violentata, da parte di due romeni in un casolare, e la violenza ai danni di una studentessa del Lesotho, il 16 aprile, vicino alla stazione La Storta. Risale invece al 30 ottobre 2007 la brutale aggressione di Giovanna Reggiani nei pressi della stazione di Tor Di Quinto, picchiata e violentata, e morta due giorni dopo.

Tra i casi degli ultimi giorni, c’è da ricordare anche l’omicidio efferato compiuto al Tuscolano nei confronti di una donna e della figlia, di cui è stato accusato il figlio della vittima. La catena di delitti è al centro dell’attenzione delle forze politiche, sia a livello locale che nazionale. Tra le misure da adottare, si parla di un aumento del numero di militari nelle città. E non mancano le polemiche politiche.

Già nelle prossime ore sono attese delle iniziative, come traspare dalle parole del sindaco Alemanno. «Dopo il vertice con il Prefetto e il Questore, lanceremo una vera e propria mobilitazione cittadina contro la violenza sessuale. Ci sono molte azioni da compiere contemporaneamente, sia per aumentare il controllo del territorio e per la risoluzione dell’emergenza degli accampamenti abusivi di nomadi e persone senza fissa dimora che continuano a persistere nella nostra città, sia sul versante della lotta contro la cultura dello sballo e del piacere facile ottenuto attraverso l’aggressività».

«Su quest’ultimo versante – continua il primo cittadino della capitale – condividiamo profondamente le parole del cardinale Vallini che ha stigmatizzato l’edonismo facile che fa da substrato a questi atteggiamenti e che ha chiesto non solo misure repressive ma un grande sforzo culturale per correggere i comportamenti dei giovani».

«Giovedì 29 si svolgerà il Consiglio comunale straordinario sulla violenza sessuale – annuncia intanto Alemanno -: in quella sede, invitando tutte le autorità preposte, cercheremo di sviluppare una strategia comune che, come ha detto il presidente Marrazzo, deve coinvolgere tutte le Istituzioni in una vera e propria mobilitazione contro la violenza sulle donne e per attuare pienamente gli obiettivi del “Patto per Roma sicura” firmato nell’agosto scorso».

26 gennaio 2008

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