Toquinho e Elza Soares per celebrare la cultura popolare brasiliana

I ritmi del grande Paese sudamericano rivivono sul palco del Teatro Sistina con “Brasil Memorias” di Concita De Simone

Se c’è una cosa che viene in mente pensando al Brasile è la musicalità, vero e proprio elemento predominante nella vita del Paese sudamericano, dove tutta la giornata si svolge al ritmo di musica con una melodia a volte vivace, a volte dolce e un po’ malinconica che aleggia nelle strade. Al Teatro Sistina un progetto, voluto dall’associazione culturale “Vinicius de Moraes” intitolato “Brasil Memorias – Tributo alla Cultura Popolare brasiliana e ai grandi artisti che l’hanno resa celebre nel mondo”, vuole rendere omaggio e diffondere la memoria del Brasile, ripercorrendo la sua storia attraverso la sua musica.

Dopo l’esplosiva serata dedicata a Tom Jobim dello scorso 5 novembre, con “Il meraviglioso Tom”, che ha visto sul palco Miucha, sorella di Chico Buarque, che con Jobim ha condiviso gran parte della sua carriera, e il trio Jobim composto dai due figli di Tom, Paulo e Daniel rispettivamente alla chitarra e al piano, e Paulo Braga alla batteria, altri due appuntamenti in calendario sempre al Teatro Sistina.

Il 12 novembre “Omaggio a Vinicius de Moraes”, serata dedicata al più grande poeta popolare del Brasile. La sua vita è stata estremamente interessante, perché è stato un vero “uomo libero”. Passato con grande disinvoltura dall’attività diplomatica alla poesia; e poi, ancora, autore e interprete di celebri canzoni, sempre raggiungendo il successo e una grande popolarità.
In apertura di serata, l’attore Orso Maria Guerrini reciterà alcune poesie di Vinicius, seguirà il concerto dedicato esclusivamente alle canzoni di de Moraes interpretate da Toquinho, suo discepolo, e non mancheranno gli omaggi a Sergio Bardotti (scomparso l’11 aprile scorso), massimo referente della musica brasiliana in Italia e traduttore dei suoi più grandi autori.

Nell’ultima serata, il 19 novembre, con “I colori di Rio”, il fascino di Rio de Janeiro rivive nell’interpretazione di un vero e proprio monumento della musica popolare Brasiliana Elza Soares, che torna al Teatro Sistina dopo 35 anni. La Soraes è un personaggio poliedrico, pieno di vitalità, la sua performance è trascinante e «vedere un suo show vuol dire respirare aria di Rio», assicurano i suoi connazionali.

Comunemente, quando si pensa alla musica brasiliana, ci si riferisce al genere che coincide con il periodo della bossa nova o con il samba (e non, come si dice spesso erroneamente, “la samba”), reso celebre tra i ’50 i ’60 da artisti come Stan Getz, Joao Gilberto, Charlie Byrd, Luiz Bonfa, che riproposero in chiave jazz alcuni pezzi di Antonio Carlos Jobim, divenuti poi dei classici intramontabili. E che siano ancora un successo “trascinante” – è proprio il caso di dire – lo dimostrano i numerosi locali e le scuole di ballo dove il samba e i ritmi brasiliani la fanno da padroni. Il rischio però è che si perdano i riferimenti della vera musica Brasiliana di grande livello, a vantaggio di un tipo di musica estremamente commerciale. Per questo il tributo alla cultura popolare del Brasile e agli artisti che l’hanno resa celebre attraverso le arti si concretizzerà oltre che negli appuntamenti musicali, anche in altre iniziative culturali che coinvolgeranno diverse realtà della città di Roma nel 2008. Il principale obiettivo è quello di valorizzare la ricchezza del patrimonio culturale brasiliano, rappresentato sia dalla musica che dalla letteratura (che annovera scrittori come Jorge Amado, Paulo Coelho, Mario de Andrade, etc…). Una conoscenza che negli ultimi tempi non ha ricevuto l’attenzione che merita.

9 novembre 2007

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