Una favola in corsia e i piccoli sorridono

Un’orchestra di 50 musicisti “in erba” di una scuola media statale romana si è esibita nella hall del Gemelli con “Pierino e il lupo” di Prokofiev di Antonella Gaetani

Una favola in ospedale. È “Pierino e il lupo”, opera per voce recitante e orchestra scritta da Sergej Prokofiev. A eseguirla, lo scorso 16 aprile nella hall del Policlinico Gemelli, un’orchestra composta da circa cinquanta piccoli musicisti della scuola media statale Nistri-Respighi di Roma. Questa iniziativa fa parte del progetto “I bambini per i bambini”, nato quattro anni fa per opera dell’insegnante della scuola, Rossella Fabbri. «Qualche anno fa mi sono trovata a stare nel reparto di pediatria perché mio figlio ha avuto problemi di salute. In quell’occasione ho toccato con mano la difficoltà di stare in ospedale sia per me che per il bambino, con le giornate che non passano mai e l’atmosfera avvilente. Ho pensato di fare qualcosa, e insegnando in una scuola media a indirizzo musicale, mi è venuto in mente di portare la musica in reparto».

La manifestazione è stata realizzata in collaborazione con Abio Roma onlus (Associazione per il Bambino in Ospedale), presente in quattro ospedali della capitale per migliorare la qualità della vita dei bambini ricoverati e per offrire sostegno psicologico alle loro famiglie grazie all’attività di volontari, adeguatamente formati in accordo con il personale medico e infermieristico. Eugenio Bernardi, presidente di Abio, spiega così perché ha voluto sostenere l’iniziativa. «Essendoci in questo periodo dei contatti tra la nostra associazione e il Gemelli per l’inserimento in autunno di un nostro gruppo di volontari nella struttura ospedaliera, ci è sembrato logico offrire loro questa opportunità, anche per il ricco cartellone di concerti che già sono proposti settimanalmente ai pazienti e ai loro ospiti». L’associazione, operativa dal 2004, conta oggi 120 volontari presenti in 7 reparti di 4 ospedali romani: Policlinico Umberto I, San Camillo, Sant’Andrea, Sant’Eugenio. Compito dei volontari è accogliere il bambino in reparto per sdrammatizzare con il sorriso, il gioco e altre attività la permanenza in ospedale. «Questo concerto è una prima assoluta, ma nulla toglie che, se l’esperimento funzionasse, lo ripeteremo», spiega il presidente Bernardi.

La hall del Gemelli si è così trasformata in una sala da concerto in cui i bambini più piccoli hanno iniziato a ballare. Ma non solo. Anche molti anziani e altri degenti hanno partecipato all’iniziativa. «I ragazzi si sono impegnati molto per quest’appuntamento – racconta la professoressa Fabbri – Per loro venire in ospedale è un’esperienza importante. Rimangono sempre molto colpiti nel vedere altri bambini con problemi di salute. Cercano di fare del loro meglio per suonare bene». «Il nostro scopo – aggiunge il presidente di Abio Roma, Eugenio Bernardi – è di alleviare i disagi dei bambini ospedalizzati, e lo facciamo attraverso l’ascolto dei loro bisogni e delle famiglie con tante attività ludiche. Se questa esperienza aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi si potrebbe portare anche in altri ospedali romani».

Ma qual è il prossimo impegno per l’associazione? «Promuovere la Carta dei Diritti del bambino e dell’adolescente in ospedale, lanciata lo scorso marzo, che sarà presentata al presidente Napolitano il prossimo 4 giugno e sulla quale, a Roma il 14 novembre, promuoveremo un convegno nazionale». Un documento che ha lo scopo di tutelare i malati e le loro famiglie, con il porre attenzione alla qualità dell’ambiente, al bisogno del bambino di essere accolto e curato nel rispetto delle sue esigenze, dove possa trovare spazio per il gioco, il sorriso e i colori. Un sorriso può fare per molto. Per tutti.

21 aprile 2008

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