Una fiaccolata per i cristiani perseguitati

Nella Giornata in ricordo delle vittime del terrorismo, l’iniziativa promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità ebraica di Roma in seguito agli attentati in Nigeria e in Kenya di Nicolò Maria Iannello

In preghiera per la Nigeria e per il Kenya

Domenica 29 aprile un ennesimo attacco colpiva le comunità cristiane in Africa. Ventuno i morti, oltre trenta le vittime coinvolte nell’attentato della Nigeria e del Kenya, perpetrato mentre i fedeli erano riuniti in preghiera.

In segno di solidarietà e vicinanza verso tutti i cristiani vittime di discriminazione e persecuzione la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità ebraica di Roma promuovono una fiaccolata che si svolgerà mercoledì 9 maggio alle 20.30, in occasione della Giornata in ricordo delle vittime del terrorismo.

E per ricordare i cristiani uccisi in ogni parte del mondo, oltre che in Kenya e in Nigeria, verranno spente le luci del Colosseo «per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su un vicenda davanti alla quale non possiamo e non dobbiamo rimanere indifferenti».

«Ogni giorno – sottolineano i promotori dell’iniziativa – assistiamo a nuovi atti di terrorismo e di inaudita violenza contro le comunità cristiane nel mondo. Particolarmente grave è la situazione in Nigeria dove la violenza non ha risparmiato i luoghi sacri, uccidendo decine di fedeli inermi, tra cui donne, anziani e bambini». Per questo la manifestazione è anche un invito a «respingere e condannare ogni forma di fanatismo ed estremismo religioso».

All’iniziativa, rendono noto dalla Comunità, «saranno presenti autorità, rappresentanti religiosi e della società civile». E aggiungono che «hanno già aderito Clemente Mimun, direttore del Tg5, Andrea Riccardi, ministro della Cooperazione internazionale e dell’integrazione, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma e la governatrice della Regione Lazio, Renata Polverini».

Per maggiori informazioni è possibile visitare sito della Comunità di Sant’Egidio.

7 maggio 2012

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