Varata la proroga degli sfratti
Approvata la legge in via definitiva: stop di 8 mesi per le famiglie disagiate con anziani, minori o disabili a carico di Giulia Rocchi
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Quali risposte per drammi, disagi e attese di Angelo Zema
Otto mesi di sospensione degli sfratti per le categorie in difficoltà. Lo stabilisce la legge per la riduzione del disagio abitativo, approvata ieri in via definitiva dal Senato per 197 voti (con la maggioranza ha votato anche Alleanza nazionale; 105 gli astenuti dagli altri partiti; 4 i contrari). Niente sfratti, dunque, per finita locazione – sono esclusi i casi di morosità – nei capoluoghi di provincia, nei comuni limitrofi con oltre 10mila abitanti e in quelli definiti dal Cipe ad alta tensione abitativa nel 2003. Sono proprio le grandi città, infatti, quelle in cui l’“emergenza casa” è più grave (come già raccontato su Roma sette e Romasette.it).
A beneficiare del provvedimento saranno gli inquilini più deboli, sotto il profilo sociale o economico. In pratica, le famiglie con un reddito complessivo lordo inferiore a 27mila euro, con a carico persone ultrasessantacinquenni, figli minori, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66% e che non siano proprietari di un’altra casa nella stessa regione. Soltanto a Roma si stima che siano più di 2700 i nuclei familiari sotto sfratto di cui fa parte un anziano, un minore o un invalido. I mesi di stop salgano addirittura a 18 nel caso di immobili dei cosiddetti “grandi proprietari”, cioè banche, assicurazioni, istituti previdenziali. Ma non basta. Il testo licenziato da Palazzo Madama prevede anche agevolazioni fiscali per i proprietari per tutta la durata della sospensione.
Al di là di queste misure temporanee, che daranno un po’ di respiro agli inquilini beneficiari del provvedimento, si pensa ad interventi a lungo termine per affrontare l’emergenza abitativa. I Comuni, infatti, avranno 45 giorni di tempo per presentare ai ministeri delle Infrastrutture, della Solidarietà sociale e delle Politiche per la famiglia un piano straordinario di edilizia residenziale pubblica, che tenga conto delle categorie disagiate.
«Considero questo voto come un atto di civiltà – ha commentato il ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero, proponente del disegno di legge insieme al titolare delle Infrastrutture Antonio Di Pietro – che eviterà che migliaia di famiglie con anziani, bambini e portatori di handicap siano sfrattati». Soddisfatto anche il sindaco della Capitale, Walter Veltroni. «L’approvazione del disegno di legge che contrasta il disagio abitativo – ha sottolineato – è una risposta forte e reale che governo e Parlamento riescono a dare a un problema vissuto da molti cittadini, come quello della casa». Il testo piace anche a Claudio Minelli, assessore comunale al Patrimonio, ma anche responsabile delle politiche abitative dell’Anci. «Finalmente si apre un nuovo percorso – ha affermato – che vedrà tutti i soggetti istituzionali impegnati a delineare un piano di interventi che solo nella fase iniziale sarà possibile definire straordinario, ma che in seguito dovrà assumere il carattere della programmaticità su vasta scala».
8 febbraio 2007