Attentato a Tunisi, Gentiloni: possibili 4 italiani morti e 12 feriti
Il ministro degli Esteri, parlando del bilancio dell’attacco, ha sottolineato che «la strage di Tunisi ha molto a che fare con la strage di Parigi»
Il ministro degli Esteri, parlando del bilancio dell’attacco del 18 marzo, ha sottolineato che «la strage di Tunisi ha molto a che fare con la strage di Parigi»
«Al momento dobbiamo capire che la zona in cui è avvenuto l’attentato è sotto il controllo delle autorità tunisine, che hanno lavorato tutta la notte all’identificazione delle vittime. Ieri nella tarda serata si era parlato di 4 vittime italiane, in realtà due probabilmente sono feriti, più due dispersi. I dati ufficiali li daremo solo quando avremo notizie ufficiali. Alla fine purtroppo è possibile che il bilancio sia di 4 vittime italiane e una dozzina di feriti». È quanto ha annunciato questa mattina, giovedì 19 marzo, Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri, parlando del bilancio dell’attentato di ieri a Tunisi.
«La strage di Tunisi ha molto a che fare con la strage di Parigi – ha aggiunto -. Non dobbiamo trarre conclusioni di tipo allarmistico o irragionevole, ma non c’è dubbio che la minaccia terroristica sia aumentata. Noi dobbiamo fare la nostra parte, finora non abbiamo prove di commistione tra fenomeno migratorio e terrorismo, ma nessuno può escluderlo. Non siamo alla massima allerta, perché non ci sono notizie di minacce dirette per l’Italia, ma siamo alla pre-allerta massima. Ci vuole vigilanza sulle frontiere, ci vuole controllo anche all’interno, ma dobbiamo farlo senza isteria e senza rinunciare alla nostra libertà. Per questa oscena propaganda estremista Roma è un simbolo, è l’idea dell’occidente. Il terrorismo lo combattiamo in tante forme da tanto tempo, ma non si può dire che il nostro Paese è in guerra».
19 marzo 2015