Attentato suicida davanti all’ambasciata russa a Kabul

Le esplosioni alle 10.50 ora locale, vicino all’entrata della sezione consolare della rappresentanza diplomatica, dove cittadini afghani erano in attesa per richiedere il visto per la Russia

Secondo l’agenzia di stampa Tass – che cita Al Jazeera – sarebbe di almeno 25 morti il bilancio dell’attentato suicida di questa mattina, 5 settembre, all’ambasciata russa di Kabul, in Afghanistan. Tra le vittime, anche due funzionari della sede diplomatica. Un’altra agenzia russa, Ria Novosti, parla invece di «almeno 10 morti», citando proprie fonti ospedaliere.

A precisare i dettagli dell’accaduto è il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che rende noto che l’attentato è avvenuto alle 10.50 ora locale – quando in Italia erano le 8.20 -, vicino all’entrata della sezione consolare dell’ambasciata, dove cittadini afghani erano in attesa per ricevere il visto per la Russia. Secondo l’agenzia Ria Novosti l’attentatore suicida ha azionato la carica esplosiva quando un diplomatico russo è uscito per rendere nota una lista di persone a cui era stato concesso il visto. «Il Cremlino ha condannato categoricamente l’attentato: sicuramente stiamo parlando di un attacco terroristico. Condanniamo risolutamente tali attacchi terroristici», ha detto il portavoce Dmitri Peskov ai giornalisti, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass. «Naturalmente, la cosa principale da fare ora è ricevere informazioni dal luogo in cui si trovano i nostri rappresentanti, i nostri diplomatici».

La Russia è uno dei pochi Paesi ad aver mantenuto un’ambasciata a Kabul dopo che i Talebani hanno preso il controllo dell’Afghanistan il 15 agosto 2021, anche se Mosca ufficialmente non riconosce il regime.

5 settembre 2022