Azione cattolica: «È il tempo di pensare il futuro dell’Italia»

Il “Messaggio alla Chiesa e al Paese”, al termine della XVII Assemblea nazionale. «Insieme al Papa, osiamo sognare un mondo diverso». Il nuovo Consiglio

«Un tempo difficile, imprevisto e inedito. Un tempo di paure e sofferenza, che nasconde però anche segni di fiducia, motivi di gratitudine e nuovi sentieri di speranza». La XVII Assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana, conclusa ieri, 2 maggio, si è svolta «in questo tempo di pandemia», in versione digitale, con 800 delegati in rappresentanza dei 270mila soci collegati dalle proprie case. Sono le coordinate a partire dalle quali si è articolate l’assise, che ha eletto il nuovo Consiglio nazionale, ricordate in apertura del “Messaggio dell’Azione cattolica alla Chiesa e al Paese”, con cui l’assemblea si è conclusa.

«Speriamo che a breve la fase più critica dell’emergenza sanitaria sarà superata e ci auguriamo di poter vivere una stagione di nuova primavera – si legge nel testo -. Sappiamo però che la pandemia non potrà essere archiviata come una parentesi della storia. Piuttosto, ne rappresenta una cesura: un momento di svolta che accelera ulteriormente quel “cambiamento d’epoca” di cui Papa Francesco aveva parlato già nel 2015 al Convegno ecclesiale di Firenze». Questo insomma «è il tempo di pensare il futuro dell’Italia con uno sguardo inclusivo e con una visione di lungo periodo – rimarcano dall’Azione cattolica -. Sarà importante mettere al centro l’impegno per l’educazione delle giovani generazioni. Bisognerà investire per creare occasioni di sviluppo e lavoro, e riflettere su come promuovere un’economia che non crei dinamiche di scarto e di esclusione».

Parole come «solidarietà, fraternità, desiderio di bene, verità di giustizia», sono le «parole del lessico dell’Ac», che hanno scandito i lavori assembleari, «sui passi del magistero di Papa Francesco». A cominciare dalla sfida della cura del creato, nella logica dell’ecologia integrale. Ancora, «non potrà esserci futuro senza la pace – è scritto ancora nel Messaggio -: per costruirla occorre un grande lavoro educativo, a tutti i livelli, oltre a scelte concrete come la riduzione delle spese nella fabbricazione di armi». Quindi l’attenzione al Mediterraneo, «dove ancora negli ultimi giorni sono avvenute tragedie imperdonabili: tutto ciò che è umano ci riguarda e ci impegniamo a non ignorare mai le sofferenze di ogni nostro fratello e di ogni nostra sorella».

Nelle parole del documento, gratitudine a Papa Francesco, che nel corso dell’Assemblea ha ricevuto in udienza il Consiglio nazionale di Ac, «indicando la strada» per il percorso nei prossimi anni. «Il suo magistero ci ha guidato nel quadriennio appena concluso e ci spinge a camminare con decisione verso la nuova frontiera di una fraternità universale. Davanti a tanti attacchi scomposti e strumentali ribadiamo con forza: l’Ac sta con Papa Francesco – si legge nel testo -. Insieme al pontefice osiamo sognare un mondo diverso, una società più umana, una Chiesa fraterna: è questa la nostra promessa. E con questo spirito desideriamo partecipare da protagonisti, proprio la cammino sinodale che la Chiesa italiana si avvia a intraprendere, coinvolgendo l’intero Paese».

Guardando al territorio nazionale, dall’Azione cattolica evidenziano quei «valori più semplici e profondi della nostra umanità» ai quali «ci siamo appoggiati» nei momenti più difficili dell’emergenza sanitaria: «L’attenzione agli altri, la solidarietà reciproca, la generosità gratuita. Da questi stessi valori dovremo ripartire per far fronte alle varie sfide che attendono l’Italia nel futuro prossimo». E il riferimento è ai nuovi poveri, aumentati del 12,7%, secondo le stime Caritas, ma anche ai ragazzi e agli adolescenti che «hanno sofferto per la chiusura delle scuole», ai giovani che «hanno perso il lavoro o temono di non riuscire a trovarlo», alle famiglie che «hanno dovuto fare grandi sforzi per sostenere i propri membri più fragili». L’Ac «chiede alla politica e alle istituzioni di rispondere al grido silenzioso dei tanti fragili del Paese dando prova di unità e di fattiva operosità. L’associazione – assicurano – farà la propria parte senza riserve».

Al termine della XVII Assemblea nazionale, è la conclusione del Messaggio, «come Azione Cattolica vogliamo continuare a camminare con rinnovato coraggio nelle nostre comunità locali insieme ai pastori, ai presbiteri, ai credenti e a tutto il popolo amato dal Signore. Desideriamo aiutare la Chiesa italiana a spingersi lungo le vie della conversione missionaria: proveremo a dare il nostro contributo con la disponibilità al dialogo e all’incontro con tutti e per tutti».

L’assise si è conclusa con l’elezione del nuovo Consiglio nazionale. Ne fanno parte per il settore Adulti Massimiliano Bossio, Francesco Carrozzo, Nicola De Santis, Paola Fratini, Renato Meli, Paola Panzani, Angela Paparella; per il settore Giovani Matteo Benedetto, Alice Bianchi, Maria Chiara Carrozza, Emanuela Gitto, Tommaso Sereni, Giuditta Torrini, Lorenzo Zardi; per l’Azione cattolica ragazzi Claudia D’Angelo, Claudia D’Antoni, Emanuele Lovato, Alberto Macchiavello, Giuseppe Telesca, Maurizio Tibaldi, Marta Zambon.

3 maggio 2021