Bonus mamma, ritardi per le domande La burocrazia fa slittare i tempi
La misura, dell’importo di 800 euro, non è legata a una specifica soglia Isee. Ma non è ancora disponibile la piattaforma per la richiesta
La misura, dell’importo di 800 euro, non legata a una specifica soglia Isee. Ma non è ancora disponibile la piattaforma per la richiesta: all’Inps si parla di maggio
Continua l’attenzione verso le famiglie, che – attanagliate dalla crisi economica – spesso sono costrette a rinunciare o a rinviare la decisione di mettere al mondo un bambino. È stato infatti compiuto un passo avanti per aiutare queste famiglie in difficoltà, con l’introduzione del famoso “bonus mamma domani 2017”. Previsto nella legge di bilancio (ex legge di stabilità) 2017, si tratta di un premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di un minore. La particolarità di questo bonus mamma, rispetto al bonus bebé, risiede nel fatto che non è subordinato ad una specifica soglia Isee. Vediamo meglio in cosa consiste.
Il bonus mamma di 800 euro sarà concesso esclusivamente per uno dei seguenti eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017: compimento del 7° mese di gravidanza; parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza; adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva; affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza o affidamento preadottivo internazionale. Il premio alla nascita di 800 euro potrà essere richiesto in relazione ad ogni figlio nato o adottato o affidato.
L’Inps ha chiarito, con la circolare n.61 del 16 marzo 2017 i parametri per l’assegnazione degli 800 euro: residenza in Italia; cittadinanza italiana o comunitaria; per le cittadine non comunitarie, possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Per quanto riguarda il presupposto che dà diritto al bonus è stato poi specificato che il beneficio viene attribuito per evento (quindi gravidanza o parto ma anche adozione o affidamento) ma anche “in relazione ad ogni figlio”. Una precisazione importante che fa la differenza in caso di parto gemellare o plurigemellare.
Come accennato, a differenza del bonus bebè, il “bonus mamma 2017” di 800 euro sarà erogato a richiesta del genitore in un’unica soluzione e senza tener conto dei limiti di reddito Isee imposti per il bonus bebè. Si tratta quindi di un contributo una tantum di 800 euro che l’Inps eroga alla futura mamma, per il sostenimento delle spese legate alla gravidanza o all’adozione.
Il problema, però, è che al momento non è ancora possibile la presentazione delle domande. Sembra che ad oggi l’Inps non abbia ancora predisposto la piattaforma per presentare la richiesta. Per realizzarla ci vogliono dai due ai tre mesi e sembra che i tempi si siano dilatati anche per le lungaggini (e, secondo l’Inps, le indecisioni) della burocrazia ministeriale. Ora si lavora, dicono dall’Istituto, per renderla operativa ai primi di maggio e con la struttura per il pagamento pronta verso metà del mese.
23 marzo 2017