Coronavirus, aperta la raccolta fondi Ue per la “risposta globale”
L’evento in videoconferenza ha registrato l’impegno dei donatori per 7,4 miliardi di euro. Il premier Conte: dall’Italia 140 miliardi per la ricerca sul vaccino
«Credo che il 4 maggio 2020 rappresenti una svolta nella nostra lotta contro il coronavirus». La presidente della Commissione europea Ursula von Der Leyen ha aperto con queste parole ieri, 4 maggio, “Coronavirus Global Response”, la maratona per la raccolta fondi globale contro il Covid-19 che ha visto collegati in videoconferenza numerosi Paesi e organizzazioni di tutto il mondo. L’obiettivo: unire le forze e donare fino a raggiungere quota 7,5 miliardi di euro, per finanziare una cooperazione globale contro la pandemia. Per vincere, ha proseguito il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, «non avremo bisogno solo di grandi menti. Ci vorranno collaborazione internazionale, impegno per il multilateralismo e fondi. Il nostro obiettivo è chiaro: accelerare lo sviluppo, la produzione, la consegna di vaccini, test e trattamenti a tutti, ovunque, a un prezzo accessibile. Questi – ha detto – sono giorni bui ma siamo fiduciosi che l’umanità tornerà a brillare».
Al termine dell’evento – promosso da Unione europea, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Arabia Saudita, Norvegia, Spagna e Regno Unito -, la Commissione ha registrato 7,4 miliardi di euro, equivalenti a 8 miliardi di dollari, in impegni assunti dai donatori di tutto il mondo. Cifra che include un impegno di 1,4 miliardi di euro da parte della Commissione stessa. Si sfiora dunque l’obiettivo iniziale di 7,5 miliardi di euro: «Un solido punto di partenza – dichiarano dall’organismo europeo – per la maratona di raccolta fondi che prosegue in tutto il mondo, e che inizia oggi. L’obiettivo è quello di raccogliere finanziamenti significativi», per garantire lo sviluppo di vaccino e trattamenti contro il coronavirus.
«Oggi il mondo ha mostrato una straordinaria unità per il bene comune – le parole di von der Leyen . Governi e organizzazioni sanitarie globali hanno unito le forze contro il coronavirus. Con tale impegno, siamo sulla buona strada per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di un vaccino per tutti. Tuttavia – ha proseguito -, questo è solo l’inizio. Dobbiamo sostenere lo sforzo ed essere pronti a contribuire di più. La maratona continuerà. Oltre ai governi, la società civile e le persone di tutto il mondo devono unirsi, in una mobilitazione globale di speranza».
Confermando le parole dei vertici Ue, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato che occorreranno almeno 7,5 miliardi di euro per iniziare il percorso verso il vaccino, che deve essere trattato come «un bene globale, accessibile a tutti». In questo sforzo, ha assicurato il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, «l’Italia intende avere un ruolo speciale». Per questo fornirà un contributo di 10 milioni di euro alla Cepi (Coalition for epidemic preparedness innovations) per la ricerca sul vaccino e fornirà 10 milioni all’Oms per sostenere i Paesi più vulnerabili nella risposta al Covid-19. Ancora, ha aggiunto Conte, «ci impegniamo a dare un contributo di 120 milioni di euro nei prossimi 5 anni all’alleanza Gavi per immunizzazione globale» dal Covid-19.
5 maggio 2020