Coronavirus: il 31 marzo la fine dello stato d’emergenza
Le restrizioni si allentano ma non decadono, a partire dalla mascherina, che resta obbligatoria al chiuso. Novità sul Green pass, non più obbligatorio per le consumazioni all’aperto mentre basterà quello base per i mezzi di trasporto, con l’obbligo però della Ffp2
La pandemia non è finita, il tasso di positività è attualmente al 15,5%, tuttavia, dopo oltre due anni, il 31 marzo cessa lo stato di emergenza e, di conseguenza, termina il mandato del generale Francesco Figliuolo da commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contrasto e contenimento del Covid-19. Dal 1° aprile al 31 dicembre entrerà in attività l’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia. Dal 1°gennaio 2023 toccherà al ministero della Salute subentrare all’Unità. Sono alcune delle novità inserite nell’ultimo decreto governativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 25 marzo. Stando ai rumors sempre più insistenti, alla guida della nuova Unità dovrebbe esserci il generale Maurizio Riccò, comandante logistico dell’Esercito.
Con la fine dello stato di emergenza le restrizioni si allentano ma non decadono, a partire dalla mascherina, che resta obbligatoria al chiuso. Ma andiamo con ordine e vediamo tutte le novità in vigore da venerdì 1° aprile, cominciando dal Green pass. Niente più obbligo di esibire il certificato verde se si consuma seduti all’aperto al tavolino di un locale. Per pranzare o cenare all’interno di un ristorante o prendere un caffè al bancone del bar sarà invece necessario essere muniti almeno del Green pass base, che si ottiene anche con un tampone negativo. Stessa regola per «mense e catering continuativo su base contrattuale». Per accedere a una festa in un locale sarà invece obbligatorio esibire il Green pass rafforzato, che si consegue dopo aver ultimato il ciclo vaccinale o dopo essere guariti dal Covid da meno di sei mesi.
Salire su treni, aerei, navi, pullman, autobus, dal 1° al 30 aprile, si legge nel decreto, sarà «consentito sull’intero territorio nazionale esclusivamente ai soggetti muniti di Green pass base». Obbligatorio per tutto il mese anche l’utilizzo della mascherina Ffp2 a bordo dei mezzi. Fino al 30 aprile basterà avere il Green pass base per assistere agli spettacoli all’aperto e agli eventi e competizioni sportive, dove resta obbligatorio indossare la mascherina Ffp2; accedere ai concorsi pubblici e ai corsi di formazione pubblici e privati; fare visita ai detenuti negli istituti penitenziari, anche minorili. Fino al 30 aprile sarà invece obbligatorio il Green pass rafforzato per le aree benessere, per assistere a spettacoli al chiuso in cinema, teatri, sale da concerto, dove è anche obbligatorio l’uso della Ffp2, per partecipare a eventi sportivi in palestre e palazzetti al chiuso, per accedere nelle palestre, piscine, centri natatori e centri benessere al chiuso e negli spogliatoi e nelle docce. Super green pass anche per partecipare a convegni e congressi, per entrare nei centri culturali, sociali e ricreativi, nelle sale da gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. Green pass rafforzato e mascherina chirurgica per andare a ballare nelle discoteche, che possono tornare a riempirsi senza limiti di capienza. Non servirà invece nessuna certificazione per soggiornare in albergo, andare dal parrucchiere, barbiere, nei saloni di bellezza e nei centri estetici, dove non sarà più richiesto il green pass, così come per accedere nelle banche, negli uffici postali e pubblici, salire sulle funivie e cabinovie.
Per quel che riguarda l’obbligo vaccinale, resta in vigore fino al 15 giugno per gli over 50. Chi non rispetta la disposizione andrà incontro a una pena pecuniaria di 100 euro. Obbligo vaccinale anche per il personale scolastico, ma il nuovo decreto stabilisce che può tornare a scuola, con esito negativo del tampone, anche un docente non vaccinato che non potrà avvicinare gli alunni e sarà assegnato ad altre mansioni. Fino al 15 giugno dovrà obbligatoriamente completare il ciclo vaccinale anche il personale universitario, delle forze dell’ordine e i militari, quindi polizia, esercito, carabinieri, vigili del fuoco, aeronautica militare e marina. Per tutte queste categorie decade la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Discorso a parte invece per il personale sanitario e per gli operatori delle Rsa. Per loro l’obbligo vaccinale rimane fino al 31 dicembre e per chi non adempie rimane in vigore fino a fine anno la sospensione dalle mansioni e dallo stipendio.
Sempre dal 1° aprile sarà possibile tornare ad organizzare le gite scolastiche. Nelle scuole di ogni ordine e grado in presenza di almeno quattro casi di positività tra gli alunni, le attività potranno proseguire in presenza indossando la mascherina Ffp2 per dieci giorni dall’ultimo contatto con il positivo.
28 marzo 2022