Coronavirus, tre progetti di Acs per la Chiesa in Ucraina

Iniziative per i sacerdoti greco-cattolici, per quelli di rito latino e per le religiose. Forniti dispositivi di protezione personale e sostegno finanziario

In questa pandemia di coronavirus, la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre approva altri tre progetti, a sostegno, questa volta, della missione della Chiesa in Ucraina, per un totale di 165.400 euro. In particolare, saranno forniti strumenti di protezione personale per difendersi dal contagio a 2.740 sacerdoti greco cattolici e a circa un migliaio di membri delle congregazioni religiose. Un secondo intervento andrà invece a sostegno di 738 sacerdoti e 92 seminaristi di rito latino, anche qui con la fornitura di dispositivi di protezione individuale. Il terzo progetto infine è a favore di 150 religiose di 24 diverse comunità appartenenti alla diocesi di Kamyanets Podilskij, dove si stanno sperimentando notevoli difficoltà finanziarie che ostacolano la prosecuzione del grande lavoro svolto finora nelle parrocchie, negli orfanotrofi e negli ospedali. Alcune di queste 24 comunità dall’inizio della crisi sanitaria non registrano entrate, informano da Acs.

Nonostante i dati ufficiali relativi alla diffusione del Covid-19 siano relativamente contenuti – 25.964 casi confermati e 762 decessi -, «i numeri reali sono decisamente più elevati – assicurano dalla fondazione pontificia -. L’impossibilità di usare test affidabili causa infatti una sottostima dei contagi effettivi. Il sistema sanitario ucraino è complessivamente inadeguato e molti pazienti quando si recano in ospedale debbono portare con sé le proprie medicine, garze e materiale sanitario di base». In questo contesto, i sacerdoti, «pur nel rispetto delle misure di protezione personale», sono di fatto fra i più esposti al rischio di infezione.

«Dall’inizio della pandemia tutti gli strumenti di protezione, dalle mascherine ai guanti e ai disinfettanti, sono diventati dieci volte più costosi, in alcuni casi anche oltre», riferisce ad Acs don Mikolay Leskiv, sacerdote cattolico di rito latino di Czervonograd. «Ho acquistato anche mascherine per quei fedeli che non se le possono permettere ma le nostre risorse sono molto limitate», aggiunge. Per questo i beneficiari dei tre progetti di Acs sperano che le forniture di materiale di protezione possano durare almeno fino al mese di agosto.

5 giugno 2020