Forum e Maestri cattolici insieme per una nuova alleanza scuola – famiglia
Presentato il documento congiunto «per imparare a essere genitore nella scuola», insieme all’evento Centopiazze 2018, che l’Aimc promuove ormai da 9 anni, mettendo insieme tutti i soggetti della comunità educante
Nasce con l’obiettivo di rilanciare l’alleanza scuola – famiglia, «superando le contrapposizioni e il clima di sospetto che ultimamente sembra caratterizzare questo rapporto», il Vademecum presentato ieri, 3 ottobre, da Associazione italiana maestri cattolici (Aimc) e Forum delle associazioni familiari, insieme all’evento “Centopiazze 2018”. Il titolo non lascia spazio a dubbi: “Famiglia – scuola. Un dialogo possibile”. L’obiettivo è chiarito nella prefazione: «Imparare a essere genitore nella scuola».
Il vademecum, spiega il presidente Aimc Giuseppe Desideri, «l’abbiano pensato e fatto insieme, famiglie, docenti e dirigenti: una piccolissima cosa nel mare magnum dei documenti sulla scuola ma un segnale forte», per dire che «occorre ricostruire questa corresponsabilità educativa», indispensabile per «la crescita armonica dell’individuo». A questo fine, si legge nel testo – che porta la firma della vice presidente del Forum famiglie Maria Grazia Colombo e di Giuseppe Desideri e Giacomo Zampella, rispettivamente presidente e vicepresidente Aimc -, è fondamentale «che la collaborazione tra scuola e famiglie sia rilanciata da adeguate strategie formalizzate e integrate nelle azioni di politica sociale e scolastica, con l’obiettivo comune e condiviso di ricostruire una solida alleanza», superando «atteggiamenti di contrapposizione, che consolidano una cultura della diffidenza e della rivendicazione di prerogative di controllo e responsabilità».
Il primo dei principi guida presentati dal testo – scaricabile dai siti delle due associazioni – è che «la relazione tra genitori e insegnanti, o meglio, tra famiglie e scuola» richiede «tempo per la sua costruzione e tempo per una cura costante». Si prosegue poi con l’invito a «investire in una relazione positiva», vera e propria garanzia «per la promozione del processo di apprendimento e soprattutto per la gestione di problematiche inaspettate che possono verificarsi nel futuro degli studenti». Gli adulti di riferimento, si legge ancora nel vademecum, «non mandino messaggi contraddittori: scuola e famiglia hanno, giustamente, obiettivi e prospettive diverse ma una condivisione dei valori fondamentali della convivenza civile e dell’importanza dell’apprendimento sono indispensabili per una adeguata carriera scolastica».
Nel documento anche un riferimento ai casi in cui il percorso scolastico è più difficoltoso: disabilità permanenti o transitorie, situazioni di rischio dovute a devianze comportamentali, come nei casi di bullismo in tutte le sue forme ed espressioni, e così via. In questi casi «l’azione di supporto, educativa, o correttiva, è vincente solo se scuola e famiglia costituiscono un fronte comune, affiatato e solido». Fondamentali inoltre «la trasparenza documentale e la circolarità delle informazioni». Da ultimo, il vademecum mette in guardia da «atteggiamenti di leggerezza nell’esprimere giudizi e opinioni», perché «superficialità nell’approcciarsi alle problematiche» o «facilità a divulgare notizie senza un’attenta verifica della veridicità» possono avere «effetti destabilizzanti in un contesto dove, spesso, tra gli interlocutori ci sono poche occasioni di incontro dal vivo».
Presentata, insieme al documento, anche l’iniziativa Centopiazze, che l’Aimc promuove da 9 anni, per la prima volta quest’anno con la collaborazione del Forum nazionale delle associazioni familiari. Si parte il 6 ottobre: protagonisti, 100 luoghi d’Italia, impegnati per il “patto educativo” con una sorta di agorà «al tempo stesso virtuale e fisica», spiega Desideri. L’obiettivo: «Stare insieme, tutti i soggetti che compongono la comunità educante, fuori dal contesto dell’aula, per dimostrare che lo scontro tra famiglie e docenti presentato negli ultimi mesi dai media fa certamente notizia ma non è la realtà della scuola italiana».
Nell’anno scolastico 2017- 2018, riferisce ancora il presidente Aimc, si sono registrate 40 «aggressioni o situazioni problematiche: una realtà deprecabile ma occorre ricordare che nel nostro sistema di istruzione abbiamo oltre 8 milioni di studenti». Il patto educativo, evidenzia citando le parole del Papa nell’incontro del gennaio scorso, «va costruito insieme giorno per giorno, da genitori, docenti e dirigenti scolastici insieme. Non è un pezzo di carta ma si basa sulla relazione quotidiana e l’obiettivo è unico: far cresce bene il figlio, l’alunno, in ogni caso una persona unica sulla quale bisogna operare in sinergia educativa».
In piazza dunque, sabato 6 ottobre, scuole di ogni ordine e grado. «Non è un evento che inizia e finisce – chiosa Desideri – : alla chiusura di Centopiazze prenderanno il via cento progetti per consolidare il patto educativo».
4 ottobre 2018