Francesca Lancellotti diventa venerabile

Il decreto autorizzato dal Papa letto a San Paolo fuori le mura nella celebrazione presieduta dall’arciprete, il cardinale Harvey. «Credibile testimone del Vangelo»

Francesca Lancellotti è venerabile. Circa 300 persone hanno preso parte, sabato 11 maggio, nella basilica di San Paolo fuori le mura alla celebrazione eucaristica nella quale è stato letto il decreto di venerabilità autorizzato da Papa Francesco. A presiedere, il cardinale James Harvey, arciprete della basilica. Prima della Messa, in un salone del complesso basilicale, c’è stata la presentazione del profilo spirituale e delle virtù cristiane di Lancellotti, con gli interventi del postulatore monsignor Paolo Rizzi e di don Pierpaolo Cilla e la proiezione di un filmato sulla vita della venerabile.

«Fu umile, prudente e dotata di grande senso di austerità che la rendeva credibile testimone dei valori evangelici – si legge nel testo del decreto -. Per tale motivo, attirò l’attenzione di tanta gente che cercava da lei conforto. La sua casa divenne un punto di riferimento spirituale per Roma; le sue virtù cristiane irradiarono luce e infusero speranza nei cuori. Dotata di singolari carismi, con la sua preghiera ottenne da Dio eventi straordinari: guarigioni fisiche e conversioni alla fede». Alla lettura delle parole finali del decreto, è seguito il lungo commosso applauso dei fedeli, tra cui i familiari della venerabile.

A rappresentare la Chiesa di Roma, il vescovo Dario Gervasi con alcuni sacerdoti diocesani. Con loro, l’arcivescovo di Acerenza Francesco Sirufo e un gruppo di sacerdoti lucani, tra cui il parroco della cattedrale di Acerenza Domenico Baccelliere e il parroco di Oppido Lucano Teodosio Muscio. Diversi anche i pellegrini arrivati da questa località, dove Lancellotti nacque nel 1917, con il sindaco e alcuni assessori. erano presenti diversi pellegrini con il Sindaco dott. Mirco Evangelista e alcuni assessori.

Quella di Francesca è «la storia della vocazione di una sposa e madre, che ha lasciato la sua terra nativa e con coraggio si è trasferita a Roma per adempiere la missione alla quale si sentiva chiamata – ha detto il cardinale Harvey nella sua omelia -. Così è andata incontro a tutti, da vera donna di Dio, testimoniando un supplemento di amore. In questa nostra società abbiamo bisogno di imparare da lei a vivere e relazionarci con gli altri con un supplemento di amore».

Al termine della celebrazione, i partecipanti si sono recati alla chiesa di Santa Maria ai Monti, dove si trova l’artistico sarcofago con il corpo della venerabile, morta a Roma nel 2008, meta di tanti devoti che ricorrono alla sua intercessione.

13 maggio 2024