Il sesto segno di misericordia compiuto da Francesco nell’Anno Santo straordinario da lui indetto è stato dedicato ai sacerdoti. Nel pomeriggio di venerdì 17 giugno, per i “Venerdì della Misericordia”, si è recato a sopresa in visita a due comunità. La prima è stata quella del “Monte Tabor”, che ospita 8 sacerdoti di diverse diocesi inviati dai rispettivi vescovi per diverse problematiche, che vivono insieme sotto la guida del diacono permanente Ermes Luparia, psicologo, da anni impegnato in questa attività di recupero. La seconda comunità visitata dal Papa è stata quella dei “Cento preti”: la Casa San Gaetano, dove risiedono 21 sacerdoti anziani, alcuni molto malati, assistiti da tre suore e personale di supporto. Molto malato lo stesso direttore, don Antonio Antonelli, parroco per molti anni.

«Proprio nel mese in cui ha celebrato il Giubileo dei sacerdoti – si legge in una nota della Sala stampa vaticana -, rivolgendo ad essi le sue ampie meditazioni nelle basiliche romane (2 giugno) e celebrando con loro l’Eucaristia in piazza San Pietro nella solennità del Sacro Cuore di Gesù (3 giugno), il Papa ha voluto manifestare la sua vicinanza e attenzione anche a quei sacerdoti che non hanno potuto partecipare fisicamente alle bellissime celebrazioni giubilari, ma che sono sempre presenti alla sua preghiera e al suo cuore». Per questo ha scelto «non solo una ma ben due comunità di sacerdoti dove si è recato in visita, in un pomeriggio lungo e intenso, ricco di incontri, di emozioni, di gioia spirituale e di momenti di preghiera, dopo aver lasciato il Vaticano prima delle 16».

Dopo la casa di riposo per anziani, e malati in stato vegetativo. la comunità per tossicodipendenti a Castelgandolfo, il Centro di accoglienza per profughi di Castelnuovo di Porto, la visita a profughi e migranti nell’Isola di Lesbo, la comunità del “Chicco” per persone con grave disabilità mentale a Ciampino, l’attenzione del pontefice è andata dunque ai sacerdoti anziani o in difficoltà. Nella comunità “Monte Tabor”, li ha incontrati nella piccola cappella, li ha ascoltati e ha pregato con loro. «Una visita a sorpresa che ci ha riempito di profonda gioia – è il commento di Luparia -. Un gesto di grande paternità, misericordia, attenzione e vicinanza del Papa nei confronti dei suoi figli che a causa di disagi di varia natura non hanno potuto partecipare alle celebrazioni giubilari».

Luparia usa l’aggettivo «domestico» per descrivere il tono dell’incontro. Sono stati toccati, riferisce, «argomenti della vita sacerdotale come la formazione permanente e la vita fraterna, alcuni aspetti che oggi richiedono attenzione all’interno della Chiesa». Francesco ha ascoltato la descrizione dell’opera della comunità, di cui «è stato molto contento», e ha risposto alle domande dei sacerdoti. Quindi si è recato in visita anche alla “Casa San Gaetano”, dove vivono nel ritiro 21 presbiteri, diocesani e religiosi, che hanno speso la vita nel servizio alla Chiesa e di cui a volte si ricordano in pochi. La visita di Francesco ha voluto mostrare proprio l’attenzione del Papa, e un affetto concreto e cordiale, ricco di consolazione.

20 giugno 2016