Francesco: «Preghiamo per la pace definitiva»

L’appello, nei saluti al termine dell’udienza generale. Alla comunità internazionale: «Aiuti e sostegno necessari a proteggere i più vulnerabili in Afghanistan»

«Preghiamo perché ci sia la pace definitiva, e niente guerra. Preghiamo per la pace». Francesco lo ha ripetuto questa mattina, 15 maggio, nei saluti ai fedeli di lingua italiana, che concludono l’appuntamento del mercoledì in piazza San Pietro. Nel suo appello, l’invito: «Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, non dimentichiamo la Palestina, Israele, il Myanmar. Preghiamo per la pace, preghiamo per tutti i popoli che soffrono la guerra. Tutti insieme, con cuore grande, preghiamo perché ci sia la pace definitiva. E niente guerre, niente! Perché la guerra sempre è una sconfitta, sempre».

Oltre che ai fedeli in piazza, Francesco si è rivolto anche alla comunità internazionale, affinché «fornisca subito gli aiuti e il sostegno necessari a proteggere i più vulnerabili. Il mio pensiero – ha spiegato – va alle popolazioni dell’Afghanistan, duramente colpite dalle tragiche inondazioni che hanno causato numerose perdite di vite umane, tra cui bambini, e che continuano a causare distruzione di molte case». Bergoglio ha assicurato quindi la sua preghiera «per le vittime, in particolare per i bambini e le loro famiglie». Infine, a pochi giorni dalla solennità di Pentecoste, ha esortato «a essere sempre dolci all’azione dello Spirito Santo. La confortante presenza del consolatore sia per ciascuno sorgente di sollievo nella prova».

15 maggio 2024