Gli auguri dei vescovi francesi al presidente Macron

La dichiarazione del Consiglio permanente della Conferenza episcopale, che si è riunito il 2 e il 3 maggio: preoccupazione per l’importante tasso di astensione. «Il Paese può andare verso il futuro»

Al termine della riunione del Consiglio permanente della Conferenza episcopale di Francia, il 2 e 3 maggio, i vescovi prendono la parola per la prima volta, dopo la conferma di Emmanuel Macron alla presidenza della Repubblica per altri 5 anni, augurandogli «un secondo quinquennio di successo al servizio di tutto il popolo francese, per il bene della Francia, dell’Europa e del mondo». Nella dichiarazione diffusa ieri, 3 maggio, i presuli assicurano al presidente Macron «il profondo rispetto dei vescovi e di tutti i cattolici per l’ufficio di cui è nuovamente investito», insieme alla loro preghiera. «I cattolici pregano regolarmente per coloro che ricevono la missione di servire il bene comune, la giustizia e la pace», si legge nel testo.

Nelle parole dei presuli, la preoccupazione per l’importante tasso di astensione registrato nelle ultime consultazioni, che «dovrebbe far riflettere sia i funzionari eletti che gli elettori. La vita del Paese – affermano – richiede la partecipazione di tutti». E in questo momento, osservano, è «più che mai importante, viste le sfide che la nostra società deve affrontare, che i cattolici e tutti i cittadini si impegnino ad essa fin dalle prossime elezioni legislative». L’appuntamento è fissato per il mese di giugno, ed è proprio a quello scadenza che guardano i presuli: «I cattolici – assicurano – hanno a cuore di partecipare in questo senso alla vita sociale del nostro Paese, cercando di essere fedeli a ciò che il Vangelo dà loro come priorità: la sollecitudine per i più fragili, i più poveri, i più piccoli. Occorrono cambiamenti profondi nei nostri consumi, nella produzione e nello stile di vita, che devono essere sostenuti da tutti con lucidità e speranza», aggiungono.

In vista delle elezioni legislative, dunque, «consapevoli delle difficoltà che sta attraversando il nostro Paese e delle sfide da raccogliere», i vescovi invitano «al dibattito, alla mobilitazionee alla fiducia: il nostro Paese – concludono – può andare avanti verso il futuro, perché la speranza non delude».

4 maggio 2022