“Gli spiriti dell’isola”, l’anima d’Irlanda

In uscita il 2 febbraio la pellicola di Martin McDonagh già in concorso a Venezia 79, verso la volata per gli Oscar, il 26 marzo. Una storia originale e un rancore che non si cancella

Un’isola remota al largo della costa orientale dell’Irlanda. In questa zona desolata, Padraic e Colm, amici da sempre, improvvisamente troncano il loro rapporto… Da una inspiegabile interruzione prende il via Gli spiriti dell’isola, film di produzione inglese in uscita dal 2 febbraio. Il titolo originale è The Banshees of Inisherin, riferimento all’immaginaria isola nella quale si sviluppa il conflitto tra i due ex amici.

Padraic è un giovane tranquillo, insieme alla sorella Siobhan conduce una vita serena senza grandi avvenimenti, dedito soprattutto alla cura degli animali che custodisce. Padraic e Colm hanno un appuntamento fisso, tutti i giorni nell’unico pub del paese per bere insieme una pinta di birra. La regolarità di questa abitudine si interrompe quando senza un motivo Colm si rifiuta di reiterare quel momento di svago. Con molta riluttanza, Colm spiega che considera sprecato il tempo passato con una persona così noiosa preferendo dedicare i suoi anni futuri alla composizione di melodie folk per violino. Padraic replica che non bastano le opere d’arte se non sono accompagnate da apertura agli altri e gentilezza nei rapporti. Mentre Pradaic continua a importunare Colm, questi minaccia di tagliarsi un dito della mano ogni volta che Padraic gli rivolgerà la parola. Da quel momento il rapporto tra i due si fa sempre più teso, e più Padraic cerca di capire l’atteggiamento di Colm più gli interrogativi restano nell’aria e la risposta si fa attendere. Alla minaccia Padraic non dà all’inizio grande importanza, salvo ricredersi quando trova tracce delle dita nei pressi della sua abitazione. A questo punto gli eventi precipitano con conseguenze scioccanti.

Gli spiriti dell’isola era in concorso a Venezia 79: premio per la migliore interpretazione maschile a Colin Farrell, a Osella d’Oro per la migliore sceneggiatura e al regista Martin McDonagh. Gradimento confermato a gennaio, ai Golden Globe, ai premi della stampa estera a Hollywood con 9 candidature e tre primi premi: ottima posizione in vista della volata per gli Oscar il prossimo 26 marzo. Film che si presenta ostico e impervio, non facile da decodificare, quasi lezioso al primo impatto per l’ambiguità esasperante sull’origine della lite tra i due. Eppure dentro una trama fatta di scontri, ripicche e accenti di vendetta, emergono elementi tematici di indubbio valore che danno senso e pathos alla vicenda. Il duello Colm/Padraic tocca il vertice della sublime gelosia nata dal nulla e portata avanti per inerzia. Il tutto sullo sfondo di un momento preciso della storia irlandese, la guerra civile, che non si vede mai ma si sente tutto intorno. Due soli personaggi e un terzo indimenticabile, Siobhàn, la sorella di Padraic cui dà dolorosi accenti Kerry Condon. Storia originale scandita nel vento freddo d’Irlanda e piena di un rancore che non si cancella.

30 gennaio 2023