Guerra Israele – Hamas, la Custodia scrive ai conventi
L’invito ai frati a «provvedere a un po’ di approvvigionamento». Chiuse le zone vicine alla frontiera con Gaza e Libano. Colpito l’aeroporto Ben Gurion. Scuole chiuse
La Custodia di Terra Santa aggiorna i frati sulla situazione in corso dopo l’attacco contro Israele sferrato da Hamas il 7 ottobre scorso. Il comando del Fronte interno israeliano, riferiscono, ha raccomandato «ai residenti in tutto il Paese di accumulare cibo secco o cibo in scatole e acqua sufficiente per tre giorni». Dal pomeriggio di ieri, 9 ottobre, «si nota grande scarsità nei supermercati di vari prodotti elementari incluse uova, formaggio e burro». Proprio per questo, proseguono, «senza creare allarmismi, preghiamo i vari conventi di provvedere a un po’ di approvvigionamento in caso chiudessero i supermercati o venissero a mancare i prodotti».
Valide anche per la giornata di oggi, 10 ottobre, le indicazioni emanate a norma della dichiarazione dello stato di Emergenza civile, «con le stesse limitazioni nelle zone fino a 80 km dalla frontiera con Gaza (in Custodia, Giaffa, Ramleh e tutte la parti di Gerusalemme) – viene precisato nella nota -. A queste zone si aggiunge anche la zona del Golan e delle località vicine alla frontiera con il Libano. Gli assembramenti sono consentiti in gruppi di 10 persone in aree aperte e 50 in aree chiuse. Lavoro permesso solo in luoghi che hanno a disposizione spazi protetti a norma di legge che sono accessibili per tutti gli impiegati in un massimo di 90 secondi. Nelle zone indicate sopra, gli uffici governativi e le banche sono chiusi al pubblico salve certe eccezioni».
Per quanto riguarda i trasporti, «l’aeroporto internazionale Ben Gurion è stato colpito direttamente ieri. Pertanto, tanti voli sono stati cancellati. Varie compagnie aeree hanno cancellato i voli diretti verso Tel Aviv. Nei voli di partenza ci sono tanti ritardi e varie cancellazioni». Il consiglio quindi è di verificare sul sito dell’aeroporto. «Sospese ancora per oggi le attività scolastiche. Le frontiere con la Giordania sono state aperte ieri. Le corti e i tribunali – conclude la nota – funzionano solo per cause urgentissime».
10 ottobre 2023