Haiti, Onu: «Necessaria missione internazionale»
Le parole del segretario per i diritti umani Volker Turk: «Non c’è alternativa realistica». Da inizio anno uccise 1.193 persone. Impedito al premier di tornare nel Paese
«Non c’è un’alternativa realistica» alla missione internazionale per affrontare la situazione di Haiti, sempre più fuori controllo. Ad affermarlo da Ginevra è stato ieri, 6 marzo, il segretario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk, parlando di situazione ormai «più che insostenibile». Basti pensare che secondo i dati in mano all’ufficio Onu, dall’inizio dell’anno 1.193 persone sono rimate uccise dalla violenza delle bande.
La dichiarazione è avvenuta poche ore prima che a New York iniziasse la riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’Onu dedicata proprio ad Haiti, che si trova, di fatto, senza governo. Il primo ministro Ariel Henry infatti si trova a Porto Rico perché impossibilitato ad atterrare nel suo Paese, a Port-au-Prince, e anche nella vicina Repubblica Dominicana. A impedire il ritorno nel Paese del premier, le cui dimissioni sono state chieste a gran voce da vaste fasce della popolazione, è un’inedita coalizione di gang guidata da Jimmy Chérizier detto Barbecue. Henry, a Porto Rico, è sotto protezione dell’Fbi, ma non si conoscono i suoi prossimi passi, dipendenti in gran parte dall’atteggiamento degli Stati Uniti, che finora lo hanno sostenuto e nel contempo hanno appoggiato l’invio di una forza di polizia internazionale.
Nel frattempo l’ong Medici senza frontiere ha comunicato che il proprio ospedale di Tabarre, a Port-au-Prince è al limite della capacità, a causa dell’aggravarsi delle violenze provocate dai gruppi armati. «Riceviamo tra i cinque e i dieci nuovi casi al giorno», ha riferito il coordinatore ad Haiti Mumuza Muhindo Musubaho, secondo il quale la struttura ha aggiunto più di venti posti letto dopo l’aggravarsi della situazione il 28 febbraio, «per un totale di 75 posti letto». Per alleviare la paralisi di altri ospedali, Msf ha anche riaperto un centro di emergenza nella zona di Turgeau e un nuovo ospedale da 25 posti letto a Carrefour.
7 marzo 2024