Il magistero di Francesco nel libro di don Nardin
La presentazione con il vescovo Dario Gervasi. «Un testo da avere sotto mano per entrare nel cuore del pensiero del Papa». L’ascolto dei poveri e quello dei giovani
Una rilettura appassionata, organizzata e puntuale del magistero di Papa Francesco, quella contenuta nel libro “La vita dello Spirito. Dio parla al cuore dell’uomo”, curata da don Franco Nardin, parroco di Nostra Signora di Bonaria, Ostia. «Un testo da avere sotto mano per entrare nel cuore del pensiero del Papa, di cui don Franco ha compreso i segreti», ha sottolineato il vescovo del settore Sud Dario Gervasi, intervenendo alla presentazione, ieri, 9 maggio. Un cammino per tappe a partire da un luogo, il cuore. «È qui infatti che nasce un dialogo intimo con il Signore, che bussa continuamente. Dando ascolto alla Parola inizia una battaglia interiore tra la voce di Dio e quello che porta lontano da Lui. Il dialogo avviene attraverso lo Spirito che muove, suscita emozioni e desideri». Quindi, un metodo: «Quello del discernimento, attraverso l’esame di coscienza quotidiano. É fondamentale ascoltare lo Spirito, che cambia il cuore e solo dopo agire».
Il percorso offerto nel testo permette di «tornare a dare un nome alle cose, perché le parole hanno un potere enorme», ha evidenziato Gianni Maritati, giornalista Rai. «Il dialogo con lo Spirito rende capaci di relazione con gli altri, risana la distanza tra il mi piace in uso nei social e la coerenza di vita» Appassionato di fumetti, ha citato Braccio di Ferro: «Non è lui il forte, lo sono gli spinaci. Così è lo Spirito con noi. Da soli non riusciamo». Occorre, ha aggiunto Nardin, «recuperare una teologia esperienziale. Questo è il successo legato all’enorme diffusione sui social dei brevi pensieri del Papa». Il libro segue questa metodologia, per ricordare quel quotidiano riconsegnarsi totalmente agli altri, «prassi che eleva e dischiude alla contemplazione vera delle cose di Dio. Solo le relazioni portano ad ascoltare la voce dello Spirito e accogliere ispirazioni che escono dal cuore».
Per Emma Ciccarelli, vice presidente nazionale del Forum famiglie, «siamo in un passaggio d’epoca. Siamo tutti vulnerabili, affaticati e pieni di paure. Come Papa Francesco ha indicato nell’Amoris Laetitia, stravolgendo la pastorale familiare tradizionale, dobbiamo partire da qui. C’è un disegno su ciascuna famiglia, nonostante le sue lacerazioni». L’ascolto dell’altro, del povero in particolare, è al centro del racconto di Stefano Natali, della Comunità di Sant’Egidio che ha ricordato «la solitudine e l’isolamento in cui tanti anziani e famiglie si sono trovate durante il lockdown, la depressione e disperazione di molti». Ma davanti alla domanda immensa di aiuto, anche «la risposta generosa di tanti volontari che insieme hanno provato a riparare un tessuto lacerato».
L’ascolto dei giovani infine, «anima della Chiesa»: don William Ascencio, viceparroco di Nostra Signora di Bonaria, ha ribadito che «conoscere le Sacre Scritture senza avere una relazione con Gesù, non ha senso. Sullo stile di Emmaus dobbiamo riscoprire la capacità di accompagnarli nel loro cammino spirituale».
10 maggio 2021