Il Papa: «Preghiamo per il Congo e per la martoriata Ucraina»
L’appello al termine dell’udienza generale: «Ferma deplorazione per l’inaccettabile assalto nel Nord Kivu». Tra le vittime, una religiosa impegnata nell’assistenza sanitaria
«Assistiamo inorriditi agli eventi che continuano a insanguinare la Repubblica Democratica del Congo». Al termine dell’udienza generale di questa mattina, 26 ottobre, prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana Papa Francesco ha espresso «ferma deplorazione» per «l’inaccettabile assalto avvenuto nel Nord Kivu, dove sono state uccise persone inermi, tra cui una religiosa impegnata nell’assistenza sanitaria. Preghiamo per le vittime e i loro familiari – l’esortazione -, come pure per la comunità cristiana e gli abitanti di quella regione, da troppo tempo stremati per la violenza».
Salutando, come di consueto al termine dell’udienza, i fedeli di lingua italiana, il Papa ha rivolto, tra gli altri, un saluto particolare all’Associazione nazionale delle Università della terza età, incoraggiata a «proseguire nell’opera culturale per combattere la solitudine e l’emarginazione degli anziani. Essi sono i testimoni di quella memoria che può aiutare le nuove generazioni a costruire un futuro più umano e più cristiano. La memoria dei vecchi».
Da ultimo, l’ennesimo appello per l’Ucraina: «Non dimentichiamo di pregare, e di continuare con la preghiera, per la martoriata Ucraina. Il Signore protegga quella gente e ci porti tutti su una strada di una pace duratura». Quindi, la raccomandazione, in questo mese di ottobre, alla recita del Rosario. «Questa semplice e suggestiva preghiera mariana indichi a ciascuno la strada per seguire Cristo con fiducia e generosità», le parole di Francesco.
26 ottobre 2022