Il patriarca caldeo in visita nei villaggi liberati del nord Iraq
Sako ha incontrato il presidente esecutivo di Aiuto alla Chiesa che soffre e 12 famiglie rientrate nelle loro case. 500 quelle in attesa
È iniziata con l’incontro con il presidente esecutivo della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre Johannes Heereman la visita del patriarca caldeo Louis Raphael I Sako nei luoghi del nord Iraq liberati dall’occupazione dei militanti del Daesh. Nella sede partiarcale di Ankawa, Kurdistan iracheno, alla presenza di altri vescovi caldei del nord del Paese tra cui Bashar Warda (Erbil), Sako ha sottolineato alla delegazione di Acs i punti necessari da tenere in considerazione per il ripopolamento dei villaggi: la sicurezza, la ricostruzione della fiducia nei concittadini, il futuro politico dell’area e il processo di ricostruzione, indispensabile per il ritorno della popolazione.
Ancora, il patriarca caldeo si è fatto portavoce delle richieste di carattere più pratico, legate allo sminamento del territorio per permettere il ripopolamento e la ripresa dell’agricoltura; la fornitura di acqua ed elettricità; la ricostruzione delle abitazioni danneggiate o distrutte insieme a quella di centri di aggregazione comunitaria e culturale e commerciali. Ad accompagnarlo, anche il direttore dell’ufficio che si occupa delle proprietà della minoranza cristiana (Awqaf) presso il governo regionale curdo, Khalid Jamal Albert, presente all’incontro con il ministro degli Interni dello stesso governo, Karim Sinjari, che ha assicurato collaborazione nel ritorno delle popolazioni cristiane ai propri villaggi.
Celebrazione nel segno dell’ecumenismo nella chiesa siro-cattolica di Mart Shmoni e Sant’Anna ad Ankawa, durante la quale il patriarca ha ricordato l’unità delle due Chiese cattoliche fatta anche della preparazione comune alla vita ecclesiastica dei seminaristi. Quindi nel villaggio di Tellesqof Sako ha incontrato 12 famiglie che questa settimana hanno fatto ritorno alle proprie case, distribuendo loro una somma di denaro per le prime necessità. Secondo quanto riferisce il sito del patriarcato sarebbero 500 le famiglie che vorrebbero far ritorno alle proprie case e molte tra esse hanno incontrato il patriarca ed espresso le proprie richieste e bisogni al termine della Messa celebrata nella chiesa di Mar Qardagh ad Alqosh.
8 febbraio 2017