Il Premio Sakharov a Mahsa Amini e al movimento Donna, vita e libertà

I vincitori resi noti dalla presidente del Parlamento europeo Metsola. «Queste donne, uomini e giovani coraggiosi hanno ispirato il mondo». Premiazione a dicembre

«Queste donne, uomini e giovani coraggiosi hanno ispirato il mondo attraverso la loro lotta per l’uguaglianza, la libertà e la dignità». La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha reso noti i vincitori del Premio Sakharov 2023: Jina Mahsa Amini e il movimento Donna, vita e libertà in Iran. Va a loro il riconoscimento istituito dall’Europarlamento per promuovere e sostenere la libertà e la democrazia nel mondo.

Jina Mahsa Amini, una donna curda di 22 anni, stava visitando Teheran nel settembre 2022, quando è stata arrestata e picchiata dalla cosiddetta polizia morale per aver indossato l’hijab nel modo “sbagliato”. La sua morte, avvenuta pochi giorni dopo, ha scatenato massicce proteste in Iran, con le donne in prima linea. Con lo slogan “Donna, vita, libertà” hanno protestato contro la legge sull’hijab e altre leggi discriminatorie. «Queste donne, uomini e giovani coraggiosi hanno ispirato il mondo attraverso la loro lotta per l’uguaglianza, la libertà e la dignità», ha affermato Metsola.

Gli altri candidati finalisti erano Vilma Núñez de Escorcia e mons. Rolando José Álvarez Lagos, Nicaragua; Donne che lottano per l’aborto gratuito, sicuro e legale: Justyna Wydrzyńska (Polonia), Morena Herrera (El Salvador) e Colleen McNicholas (Stati Uniti).

La cerimonia di premiazione, informano dall’Ue, avrà luogo nel mese di dicembre.

19 ottobre 2023