Il prezzo dei paradisi fiscali ricade sui Paesi emergenti
Al Teatro Palladium, Oxfam – nel giorno dell’Economic Forum – proietta il documentario “The price we pay”: 240miliardi di perdite erariali che pagano i poveri
Al Teatro Palladium, Oxfam proietta il documentario “The price we pay”: 240miliardi di perdite erariali che pagano i poveri
Ammontano a 100 miliardi di dollari le perdite economiche che Paesi in via di sviluppo perdono ogni anno a causa del ricorso ai paradisi fiscali. È quanto basterebbe per riportare a scuola 124 milioni di bambini. Sono i dati del report di Oxfam “Un’economia per il 99%” lanciato in occasione del World Economic Forum in corso a Davos. Ogni anno il trasferimento degli utili da parte delle multinazionali nei paradisi fiscali comporta fino a 240miliardi di dollari di perdite erariali. Si tratta di «risorse fondamentali che servirebbero a garantire servizi pubblici essenziali come sanità e istruzione, a sostenere l’occupazione e ad attuare politiche di lotta alla povertà».
Nel 2015/2016 10 delle maggiori multinazionali hanno generato profitti superiori a quanto raccolto dalle casse pubbliche di 180 Paesi del mondo. A svelare come si è arrivato fino a queste situazioni è The Price we Pay (Il prezzo che paghiamo), il documentario di Harold Crooks che sarà proiettato il 20 gennaio in una serata organizzata da Oxfam Italia al Teatro Palladium in collaborazione con l’associazione Economia e Felicità e Fondazione Culturale Responsabilità etica.
«La portata dell’elusione fiscale internazionale che priva i Governi di risorse essenziali per la lotta alla povertà è un tema che riguarda tutti noi, anche in Italia – dice Elisa Bacciotti, direttrice delle Campagne di Oxfam Italia –. Nel mondo ancora 700 milioni di persone sono intrappolate nel cerchio della povertà estrema, e anche nel nostro paese l’11,5% di nostri connazionali versa in uno stato di grave deprivazione materiale. Eppure gli Stati potrebbero fare molto per cambiare le cose e per promuovere un’economia più umana, equa e sostenibile. Tra gli elementi fondanti di questa visione economica è cruciale il contrasto agli abusi fiscali delle multinazionali per recuperare risorse da investire in servizi sanitari ed educativi pubblici a favore delle fasce più vulnerabili della società».
20 gennaio 2017