Il Reddito di inclusione per le famiglie: i requisiti per ottenerlo
La misura di contrasto alla povertà è concessa attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste Italiane. Le condizioni per l’accesso. La domanda al Comune di residenza
Il Reddito di inclusione (Rei) è una nuova misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale introdotta dal decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, emanato in attuazione della legge-delega 15 marzo 2017 con decorrenza dal 1° gennaio 2018. Tale misura prevede un beneficio economico destinato alle famiglie in povertà più numerose a cui viene erogato un importo di 180 euro al singolo fino a 540 euro per chi ha più di 5 figli e viene concesso attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste Italiane ma subordinata alla valutazione della situazione economica e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
Tale beneficio economico viene erogato per un massimo di 18 mesi e l’ammontare dell’importo è correlato al numero dei componenti del nucleo familiare e tiene conto di eventuali trattamenti assistenziali e redditi in capo al nucleo stesso. In ogni caso, l’importo complessivo annuo non può superare quello dell’assegno sociale. Ma vediamo nel dettaglio come funziona.
Il Rei nel 2018 sarà erogato alle famiglie in possesso dei seguenti requisiti. Il richiedente deve essere congiuntamente: cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo; residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.
Il nucleo familiare deve trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni: presenza di un minorenne; presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore; presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica); presenza di una persona di età pari o superiore a 55 anni che si trovi in stato di disoccupazione.
Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di: un valore Isee in corso di validità non superiore a 6mila euro; un valore Isre (l’indicatore reddituale dell’Isee, ossia l’Isr diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro; un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro; un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).
Per accedere al Rei è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare: non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (Naspl) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria; non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità); non possieda navi e imbarcazioni da diporto.
L’istanza per ottenere il Reddito di inclusione può essere presentata presso il Comune di residenza o eventuali altri punti di accesso che verranno indicati dai Comuni. Il Comune raccoglie la domanda, verifica i requisiti di cittadinanza e residenza e la invia all’Inps entro 15 giorni lavorativi dalla ricezione. L’Inps, entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso dei requisiti e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio e invia a Poste Italiane la disposizione di accredito. Poste emette la Carta Rei e, tramite lettera, invita il beneficiario a recarsi presso qualunque ufficio postale abilitato al servizio per il ritiro. Prima di poter utilizzare la Carta, il titolare dovrà attendere il Pin, che gli verrà inviato in busta chiusa presso l’indirizzo indicato nella domanda.
Il beneficio economico viene versato mensilmente su una carta di pagamento elettronica (Carta Rei). Completamente gratuita, funziona come una normale carta di pagamento elettronica con la differenza che, anziché essere caricata dal titolare della carta, è alimentata direttamente dallo Stato. La carta deve essere usata solo dal titolare e permette di: prelevare contante entro un limite mensile di 240 euro, al costo del servizio (1 euro di commissione per i prelievi negli ATM Postamat; 1,75 euro per i prelievi negli altri circuiti bancari); fare acquisti tramite Pos in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati; pagare le bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali; avere uno sconto del 5% sugli acquisti nei negozi convenzionati.
1° marzo 2018