“Immischiati a scuola”, con i genitori contro i problemi

L’iniziativa del Forum associazioni familiari in collaborazione con Age, Agesc e Fae. De Palo: «C’è un patto educativo da sottoscrivere»

L’iniziativa del Forum associazioni familiari in collaborazione con Age, Agesc e Fae. De Palo: «C’è un patto educativo da sottoscrivere»

Il Forum delle Associazioni familiari torna a “immischiarsi”, questa volta con un progetto nazionale che, sottolinea il presidente, Gianluigi De Palo, non servirà «a raccogliere firme, ma a coinvolgere i genitori nelle scuole in maniera costruttiva per risolvere i problemi». Il nuovo format, chiamato “Immischiati a scuola”, verrà presentato il prossimo 16 luglio ai presidenti regionali e provinciali del Forum in collaborazione con le associazioni Age, Agesc e Fae.

A discuterne con loro Anna Paola Sabatini, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise, presidi di scuole romane e presidenti di consigli d’istituto: «Li faremo interloquire perché vogliamo che tra settembre e ottobre lo stesso tipo di figure, non le stesse persone ovviamente, lo facciano nel loro territorio».

L’obiettivo è che i presidenti locali del Forum coinvolgano a loro volta tutte le famiglie che hanno deciso di aggregarsi per creare una rete nazionale di genitori candidati negli organi collegiali delle scuole. Il Forum si propone di far sentire ancora di più la sua presenza in ogni provincia e in ogni città: «Il fine è quello non di contrastare solamente i progetti – sottolinea il presidente del Forum -, ma coinvolgere i genitori nelle scuole in maniera costruttiva per risolvere i problemi, dalla lavagna rotta alla finestra con la tapparella che non funziona».

Se c’è buona volontà, secondo De Palo, si possono fare veramente grandi cose: «Dipende da come i genitori si spendono in quel ruolo. Se hai desiderio di fare cose belle, alla fine ce la fai». L’esempio è quello di Roma, dove già l’anno scorso questa nuova attitudine ha dato i suoi frutti. Su 70 dei genitori che hanno aderito e si sono candidati, 60 sono stati eletti: «Uno di loro è riuscito ad ottenere il “fattore figli” per stabilire delle agevolazioni sulle attività extra didattiche a seconda del numero di componenti della famiglia».

Riportare i genitori a scuola non è semplice: «C’è sempre stato negli anni passati un grande abbandono – spiega De Palo -. I docenti si lamentano persino del fatto che i genitori non vanno neanche ai colloqui – racconta -. Spesso si sono allontanati per la sensazione che tanto non cambia nulla e pensano che essere eletti negli organi democratici sia molto più complicato di quello che in realtà è, complici la vita di tutti i giorni e la mancanza di tempo».

Oggi, grazie all’interesse per i progetti affettivi e il gender, l’attenzione si è risvegliata: «Formiamo quest’attenzione e riempiamola di contenuti, mettiamola in rete – prosegue De Palo -. Ragioneremo anche su “La buona scuola”. C’è un patto educativo che dovrebbe essere sottoscritto, oggi come oggi ci sono tante cose da fare: facciamole. Noi vogliamo genitori che dicano: eccomi, ci sto, “eccomi, mi immischio”. Come dice Papa Francesco».

La presenza nelle scuole, sottolinea il presidente del Forum «non deve essere solo limitativa ad alcune cose , ma ampia e grande su tutta una serie di temi, ed è quello che noi stiamo cercando di fare – conclude De Palo – aumentare la capacità dei genitori formandoli a non essere solamente dei censori, ma delle persone in grado di proporre progetti alternativi. A noi interessa non solo parare i rigori, ma giocare una partita e fare goal».

 

4 luglio 2016