In Nigeria dal maggio 2023 registrati 3.964 rapimenti

I dati diffusi dall’Agenzia Fides. Nwachukwu (dicastero Evangelizzazione) ai vescovi: «Profonda solidarietà al popolo nigeriano. Nulla può giustificare questo crimine»

Dal dicastero vaticano per l’Evangelizzazione arriva, attraverso le parole del segretario della sezione per la prima evangelizzazione, l’arcivescovo nigeriano Fortunatus Nwachukwu, un messaggio di «profonda e sentita solidarietà al popolo nigeriano, alle prese con una crisi che si allarga nella portata e si intensifica in proporzione». Il riferimento è alla frequenza dei rapimenti in Nigeria, «una situazione che negli ultimi tempi si è notevolmente aggravata».

Nel messaggio inviato al presidente della Conferenza episcopale nigeriana Lucius Iwejuru Ugorji (Owerri ), il presule ricorda che «tra coloro che si ritrovano tragicamente nel fuoco incrociato di questi atti riprovevoli vi sono membri del clero, religiosi e fedeli laici. Nulla può giustificare il crimine del rapimento», prosegue Nwachukwu, perché «le violenze fisiche e le torture mentali che accompagnano i rapimenti minano i pilastri dell’armonia civile e sociale, poiché traumatizzano le persone coinvolte, le loro famiglie e la società in generale».

In questa situazione, «i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti ai vescovi, al clero e ai religiosi, ai seminaristi, ai membri devoti della Chiesa, a tutti i cristiani e alle persone di buona volontà in tutta la nazione», si legge ancora nel messaggio, rilanciato dall’Agenzia Fides. Nel testo anche l’espressione di «un profondo senso di empatia per le vittime innocenti di questi rapimenti e per le loro famiglie». Parallelamente, sono ancora le parole del segretario del dicastero vaticano, «chiediamo al governo della Nigeria di agire rapidamente per affrontare questa minaccia e fermare la crisi in atto». L’auspicio è che «oltre ad adottare misure per proteggere vite umane e proprietà, lo Stato, con il sostegno della Chiesa, cerchi modi per riposizionare la nazione sulla via della crescita economica, della stabilità politica e della coesione religiosa».

Fides fa anche il punto della situazione nel Paese: dal maggio 2023 e dall’inizio del mandato del presidente Bola Ahmed Tinubu, l’impresa di consulenza sulla gestione del rischio SBM Intelligence ha registrato il rapimento di 3.964 persone. I sequestri, riferiscono, non risparmiano la Capitale federale Abuja, dove il 5 gennaio Mansoor Al-Kadriyar, è stato rapito insieme a sei delle sue figlie. L’uomo è stato successivamente rilasciato per potere pagare 50 milioni di naira (35.336 dollari) per il rilascio delle figlie. Una di queste è stata uccisa, in seguito al mancato pagamento della somma richiesta. Le altre invece, hanno riacquistato la libertà dopo il pagamento del riscatto. Ancora, l’11 gennaio nell’area della Capitale federale uomini armati in divisa militare hanno compiuto un sequestro di massa, rapendo 11 persone. Una di loro, una ragazza di 13 anni, è stata uccisa per il mancato pagamento del riscatto. Il 18 gennaio è stato addirittura assalito il complesso militare di Kurudu con il rapimento di due persone.

16 febbraio 2024