L’8xmille, sostegno alla Chiesa in uscita
La distribuzione dei fondi nel 2021: oltre 8 milioni e mezzo di euro per «interventi caritativi» e per esigenze di «culto e pastorale». La relazione di don Galluzzo (Ufficio amministrativo diocesi di Roma)
Ammontano a oltre otto milioni e mezzo di euro i fondi 8xmille destinati dalla diocesi di Roma nel 2021 a interventi caritativi e a esigenze di culto e pastorale. Il dato emerge dall’annuale rendiconto pubblicato su Roma Sette ieri, 15 maggio, nella Giornata nazionale di sensibilizzazione per la scelta dell’8xmille alla Chiesa cattolica, con il dettaglio della ripartizione fornito dall’Ufficio amministrativo diocesano. «La somma riguardante la quota parte dell’8xmille Irpef relativa all’anno 2021 assegnata dalla Cei alla diocesi di Roma, compresi gli interessi maturati, è stata erogata nel mese di dicembre 2021», scrive nella sua relazione il direttore dell’Ufficio amministrativo della diocesi, don Francesco Galluzzo. Per gli interventi caritativi, in particolare, si tratta di 4.169.654,85 euro. «Il contributo – spiega il sacerdote – è stato così destinato: a nuclei familiari bisognosi, che hanno ricevuto un segno concreto di solidarietà tramite le comunità parrocchiali individuate dai vescovi ausiliari; alla realizzazione di progetti caritativi diocesani, all’assistenza ai detenuti e al sostegno delle attività caritative e di sostegno promosse dalla Caritas diocesana; ad associazioni o enti ecclesiastici che operano nel campo dell’emarginazione nei suoi diversi aspetti; ad enti ecclesiastici e centri per il sostegno alla vita; a progetti di sviluppo dei missionari romani e al sostegno dei migranti; per assistenza al clero anziano e malato».
Per quanto riguarda le attività propriamente rivolte a “culto e pastorale”, la somma erogata nel 2021 è stata di 4.380.201,11 euro. «La quota dell’otto per mille – sottolinea il direttore dell’Ufficio amministrativo del Vicariato di Roma – è stata distribuita tra le seguenti esigenze principali: esercizio del culto; cura delle anime; formazione del clero e formazione teologico pastorale del popolo di Dio; scopi missionari; catechesi ed educazione cristiana». Le somme per l’esercizio del culto, spiega ancora Galluzzo, «sono state destinate alla formazione di operatori liturgici, alla costruzione di nuovi complessi e a opere conservative e di restauro di parrocchie, chiese ed edifici di culto appartenenti alla diocesi. La “cura delle anime” è consistita nella realizzazione di iniziative comunitarie, per l’andamento della Curia diocesana, per i mezzi di comunicazione sociale a finalità pastorale, per la formazione del clero – che si è concretizzata nell’assegnare borse di studio e contributi significativi ai Seminari diocesani e per la formazione dei diaconi permanenti – e per il servizio diocesano “Sovvenire”. Sotto la voce “catechesi, educazione cristiana e scopi missionari” sono ricomprese le somme erogate per iniziative di cultura religiosa, le attività di sostegno alle missioni, ad associazioni ed enti culturali». Tutte destinazioni rivolte a una “Chiesa in uscita”, impegnata accanto ai bisogni delle persone.
16 maggio 2022