La vicinanza del Papa al popolo libanese

Al termine dell’udienza generale, l’appello alla comunità internazionale: «Faccia ogni sforzo per fermare questa terribile escalation». L’invito alla preghiera per la pace

«Sono addolorato dalle notizie che giungono dal Libano, dove negli ultimi giorni intensi bombardamenti hanno provocato molte vittime e distruzioni». Lo ha detto Papa Francesco questa mattina, 25 settembre, al termine dell’udienza generale, prima del saluto ai fedeli di lingua italiana. Nelle sue parole, l’auspicio che «la comunità internazionale faccia ogni sforzo per fermare questa terribile escalation. È inaccettabile! Esprimo la mia vicinanza al popolo libanese, che già troppo ha sofferto nel recente passato. E preghiamo per tutti i popoli che soffrono a causa della guerra: non dimentichiamo la martoriata Ucraina, il Myanmar, la Palestina, Israele, il Sudan, tutti popoli martoriati. Preghiamo per la pace», ha esortato.

Alla vigilia della partenza per il viaggio apostolico in Lussemburgo e Belgio, domattina, 26 settembre, il pontefice lo ha affidato alle preghiere dei fedeli di lingua francese presenti in piazza, «affinché sia l’occasione per un nuovo slancio di fede in quei Paesi. Vi chiedo di pregare per me – ha aggiunto – e per i frutti di questo viaggio apostolico al cuore dell’Europa occidentale». Nel saluto ai fedeli polacchi, invece, il ricordo della «tragedia della guerra in Ucraina» e delle «alluvioni che hanno devastato la vostra patria». Davanti a tutto questo, ha detto, «non lasciatevi vincere dall’egoismo e dall’indifferenza, ma, con l’aiuto di Dio, sostenete con solidarietà i sofferenti e i bisognosi, che spesso non vedono speranza».

25 settembre 2024