L’apertura della Porta Santa in mondovisione in “4 K”
Appuntamento in diretta con il mondo, l’8 dicembre, per l’inizio del Giubileo della Misericordia, trasmesso in ultra Hd. L’annuncio di monignor Viganò
Appuntamento in diretta con il mondo, l’8 dicembre, per l’inizio del Giubileo della Misericordia, trasmesso in ultra Hd. L’annuncio di monignor Viganò
Si aprirà in mondovisione il Giubileo della Misericordia, martedì 8 dicembre, con l’apertura della Porta Santa per la prima volta “live” in “4k”, in ultra Hd. Lo ha annunciato il prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede e direttore del Centro televisivo vaticano omonsignor Dario Edoardo Viganò, presentando l’iniziativa ai giornalisti nella sede della Filmoteca Vaticana. «Dall’8 dicembre – ha aggiunto – il Centro televisivo vaticano produrrà tutti gli eventi papali in 4k». Tecnologia che, ha ricordato Viganò, era già stata utilizzata per l’evento della canonizzazione dei due Papi in piazza San Pietro, nel 2014, e dalla Galleria di Milano per la beatificazione di Paolo VI. Sarà comunque il Giubileo il «momento culmine» di questo processo di aggiornamento tecnologico.
Diciannove le telecamere che riprenderanno l’evento di apertura dell’Anno giubilare, con l’ausilio di tre mezzi mobili di produzione. Il Ctv, ha ricordato ancora il direttore, ha cominciato a utilizzare l’Hd nel 2010, nel 2011 all’Hd si è affiancato il 3D. «Nel 2013 abbiamo fatto un grosso investimento sull’archivio digitale, cercando di lasciare quanto più possibile materiale di qualità per quando la storia si farà sui documenti audiovisivi». Il progetto è consentire la visione di questo materiale di archivio anche dal proprio computer, in bassa risoluzione. C’è poi l’archivio della Filmoteca Vaticana: «In collaborazione con la Normale di Pisa e l’Ente dello Spettacolo, stiamo trasferendo i fondi, custoditi in celle, in digitale, in modo da consentire di legare i filmati ai documenti». A spiegare la filosofia che muove l’impegno per l’aggiornamento tecnologico del Centro televisivo vaticano poi è intervenuto il direttore tecnico Stefano D’Agostini. «Noi non inseguiamo la tecnologia – ha rilevato -, cerchiamo di domarla e di metterla al servizio della potenza di ciò che dobbiamo comunicare».