L’Ospedale Bambino Gesù a sostegno dell’ospedale Sacra Famiglia di Betlemme

Accordo di cooperazione tra la struttura romana e quella palestinese, dal 1990 gestita dall’Ordine di Malta, punto di riferimento per la maternità

Siglato un accordo di cooperazione tra la struttura romana e quella palestinese, dal 1990 gestita dal Sovrano Ordine di Malta, punto di riferimento per la maternità

Riguarda soprattutto l’ambito della formazione medica l’accordo di cooperazione firmato questa mattina, 14 settembre, a Roma, da Ospedale pediatrico Bambino Gesù e Ospedale della Sacra Famiglia, del Sovrano Ordine di Malta, a Betlemme. Una struttura, quest’ultima, divenuta ormai punto di riferimento per la maternità in Palestina, dove ogni anno nascono oltre 3.500 bambini. L’accordo, che ha una durata di 2 anni al termine dei quali potrà essere rinnovato, prevede che medici e infermieri dell’ospedale palestinese partecipino a corsi di formazione nell’ambito di missioni organizzate a Betlemme dal Bambino Gesù, in modo particolare nel campo della neonatologia. La struttura infatti, gestita dall’Ordine di Malta dal 1990, dispone di una unità neonatale intensiva con 18 incubatrici per assistere bimbi prematuri o nati con gravi patologie.

Grande soddisfazione per l’accordo nelle parole di Dominique de La Rochefoucauld-Montbel, Grande Ospedaliere. «L’eccellenza medica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, rinomata in tutto il mondo – ha dichiarato – non potrà che accrescere la reputazione professionale dei nostri medici e infermieri che assistono migliaia di donne in Terrasanta, oggi martoriata e senza pace». A firmare per l’ospedale romano la presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc. «È un onore per noi – ha affermato – poter collaborare con l’Ospedale della Sacra Famiglia e mettere a disposizione le nostre competenze a vantaggio dei bambini e delle famiglie di Betlemme e della Terrasanta». La struttura ospedaliera della Santa Sede, ha spiegato ancora Enoc, «è sempre più aperta al mondo, non solo per la crescente disponibilità ad accogliere e curare bambini provenienti dai diversi continenti ma soprattutto per la volontà di sviluppare progetti di collaborazione specifici basati sulla formazione dei medici locali, come la recente iniziativa a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, e come questo importantissimo accordo con l’Ospedale di Betlemme dell’Ordine di Malta».

A oggi il Bambino Gesù, il primo ospedale pediatrico italiano, dal 1924 proprietà della Santa Sede, è presente con interventi di cooperazione in molti Paesi emergenti. Progetti di collaborazione con centri clinico-chirurgici sono attivi in Giordania, Cambogia, Vietnam, Etiopia e Repubblica Centro Africana. Progetti di alta specializzazione sono operativi in Russia, Macedonia, Ucraina, Venezuela, Libano, Palestina, Kosovo, Camerun e Algeria. Si inserisce in questa linea di impegno dunque anche l’accordo con l’ospedale palestinese, impegnato nel servizio medico alle donne incinte, alle quali garantisce assistenza sanitaria durante la gravidanza, il parto e nella cura dei bambini. A oggi, vi sono nati oltre 71mila piccoli, anche grazie all’unità clinica mobile, composta da ginecologo, ostetrico e pediatra, che regolarmente compie visite mediche nei villaggi situati nel deserto della Cisgiordania.

14 settembre 2016