Migranti sulla rotta balcanica, da Oxfam la campagna “Adesso basta!”

L’allarme: migliaia di persone rifiutate dalla Slovenia e impossibilitate a tornare in Croazia. «Situazione che va risolta immediatamente»

Allarme dell’organizzazione: migliaia di persone intrappolate, rifiutate dalla Slovenia e impossibilitate a tornare in Croazia. «Situazione disperata che va risolta immediatamente»

«La decisione del Parlamento sloveno di limitare il flusso di migranti nel Paese, conferendo temporaneamente poteri eccezionali di polizia all’esercito, non può che peggiorare, con l’avvicinarsi dell’inverno, le condizioni di vita per le migliaia di persone che al momento rischiano di continuo di restare intrappolate in una terra di nessuno: rifiutate dalla Slovenia e impossibilitate a tornare in Croazia». È l’allarme lanciato da Oxfam di fronte all’«ulteriore peggioramento dell’emergenza dei migranti che si stanno dirigendo verso l’Europa».

A oggi, secondo i dati dell’Unhcr, sono oltre 500mila le persone che, dall’inizio del 2015, sono arrivate in Grecia per fuggire da guerra, fame e persecuzioni alla ricerca di una nuova casa: la maggior parte di queste, circa 350mila, ha poi proseguito il proprio viaggio lungo la rotta balcanica. Solo negli ultimi due giorni oltre 18mila profughi sono arrivati in Slovenia. «È una situazione disperata che deve essere risolta immediatamente – afferma Elisa Bacciotti, direttrice delle Campagne di Oxfam Italia -. Non si tratta di invasori: sono uomini, donne e bambini che aspettano sotto la pioggia, in mezzo a campi fangosi. La Slovenia e gli altri Paesi dell’Unione Europea dovrebbero aiutare queste persone rispettando i loro diritti e affrontando i loro bisogni in modo dignitoso, piuttosto che promuovere politiche basate sull’esclusione».

Oxfam, che sta lanciando la petizione “Adesso, Basta!”, chiede perciò ai leader dei Paesi europei che si incontreranno a Bruxelles per il vertice straordinario sulla crisi migratoria nei Balcani convocato dal Presidente della Commissione europea Juncker, di assumersi le proprie responsabilità nel garantire accoglienza e ospitalità a tutti coloro che arrivano in Europa, a prescindere dal Paese di provenienza e dalle frontiere che sono costretti ad attraversare. «L’Unione Europea deve assicurare che i loro bisogni di base siano soddisfatti e che vengano rispettati i loro diritti, compreso quello di chiedere asilo – conclude Bacciotti -. Deve essere istaurata una giusta ed efficace collaborazione tra i Paesi che stanno affrontando i flussi migratori. Non possiamo continuare ad assistere alle scene drammatiche che abbiamo visto questa settimana. Devono essere intraprese al più presto azioni per la protezione e il rispetto della dignità delle persone che arrivano in Europa».

23 ottobre 2015